La riabilitazione, in realtà, ha avuto inizio già nel pomeriggio di ieri, appena Milik si è risvegliato. E continuerà ancora oggi, per tutta la giornata. Il tempo ieri lo ha trascorso a leggere le decine di sms che gli sono piombati dai compagni di squadra, a rispondere alla telefonata di Maurizio Sarri, a quelle del presidente De Laurentiis e a ricevere la visita dell’ad del club, Andrea Chiavelli. Alcuni, come Mertens e Reina, hanno prima chiamato e poi hanno optato per messaggi pubblici: «Hai un carattere forte che ti aiuterà a superare questo momento», scrive il belga. «Ti aiuteremo noi a superare questo momento così difficile», ribadisce il portiere spagnolo. Afflitto e incredulo per l’accidenti che lo ha colpito, l’affetto dei compagni del Napoli e della nazionale polacca hanno aiutato Milik a reagire prontamente: Pantak ha scattato una foto con lui sorridente sul lettino e la gamba fasciata e la scritta: «Sono sicuro che tutto andrà bene». Chissà se ieri avrà ripensato all’affettuoso saluto di Maradona nell’hotel Hilton quando i due si sono incontrati per caso e Milik ha sgranato gli occhi trovandosi vicino il Pibe de oro. Il conto alla rovescia del suo recupero scandirà d’ora in poi la vita del club di De Laurentiis. C’è l’indennizzo economico previsto dalla Fifa per gli infortuni rimediati con le nazionali (il Napoli potrebbe intascare circa 1,1 milioni di euro), che non vale quello sportivo. Per rivedere in campo Milik, ci vorranno almeno tre mesi e mezzo e nella peggiore delle ipotesi cinque mesi. «Ma tornerai fortissimo», lo ha rassicurato Mariani prima dell’intervento, regalando del sollievo al paziente polacco. Da Grava a Lucarelli e Insigne sono tanti i recuperi record che lasciano il Napoli nella speranza di dover rimanere orfana del suo cavaliere il meno possibile. Fonte: Il Mattino