Frey: “Recupero? Per me ci vollero sei mesi, oggi tutto è cambiato”

«La tecnologia in campo medico ha fatto passi da gigante. Rispetto ai miei tempi penso che Milik possa recuperare anche in tre mesi».

Parola di Sebastian Frey, ex portiere della Fiorentina che nel novembre del 2010 ha subito lo stesso infortunio dell’attaccante polacco: rottura del crociato anteriore del ginocchio. Il portierone belga impiegò circa sei mesi a recuperare del tutto dal trauma ma visti i progressi che ci sono stati in questi anni è molto più ottimista circa il rientro in campo di Arek. Nel caso di Frey l’intervento non fu eseguito a Villa Stuart dal professor Mariani, ma ad Arezzo.

Cosa è cambiato dal punto di vista chirurgico rispetto al suo intervento? «Oggi è un’operazione che si fa in artroscopia e la cicatrice è minima. Questo vuol dire che il giocatore guadagna almeno 10 giorni di cicatrizzazione».

E poi c’è il contributo dal parte dello staff medico. «Se hai delle persone buone che ti assistono ed un centro di riabilitazione all’avanguardia in tre mesi il legamento è già cicatrizzato. Insomma non sono più i sei mesi di una volta».

Ma psicologicamente come si vive questo genere di infortuni così a lungo termine? «Sicuramente non bene. Quando ti dicono che ti devi operare è sempre una brutta botta e fa sempre pura, ma la tecnologia ha fatto passi da gigante».

Quanto costa anche l’aspetto mentale del giocatore? «Se un giocatore ci mette la testa giusta ed è gestito bene la ripresa può essere anche più rapida di quanto dicono le prognosi».

Come nel suo caso. «Dopo soli tre mesi dall’operazione al crociato anteriore ero a già a disposizione. E penso che se Milik avrà accanto le persone giuste, quelle che lo aiutano a migliorare settimana dopo settimana, non ci vorrà tutto il tempo che dicono adesso».

Lei era portiere, Milik è un attaccante: non pensa che la differenza di ruolo possa giocare un ruolo importante in chiave recupero? «Non penso ci sia una grossa differenza. Il portiere corre sicuramente meno rispetto ad una punta ma non per questo va incontro a meno traumi, anzi. Nel nostro caso è molto sollecitato il ginocchio perché andiamo sempre a cascare per terra. E poi ci sono tanti salti e tanti scontri: da questo punto di vista è più rischioso».

Vedere un collega subire un infortunio così grave fa sempre rimanere male. «Mi è dispiaciuto tantissimo per Milik perché è il giocatore chiave in questo momento per il Napoli e mi auguro che torni il più presto possibile in campo».

Anche in chiave campionato, ovviamente. «È sicuramente uno dei giocatori più indicati per dare fastidio alla Juventus».

Da ex Fiorentina, ma anche da appassionato della serie A. «Mi piace quando i campionati sono aperti fino in fondo e quest’anno mi sembra che ci siano tutti i margini per insidiare i bianconeri».

Chi vede tra le favorite per la lotta allo scudetto? «Oltre al Napoli direi Inter e Roma, ma in generale mi sembra che quest’anno possiamo assistere a un campionato molto equilibrato».

Fonte: Il Mattino

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