La domenica shakespeariana del Napoli: tragica e amletica. Di rabbia e riflessioni: le soluzioni interne, innanzitutto, con tanto di probabile aggregazione in pianta stabile del diciottenne attaccante della Primavera, Antonio Negro, e poi anche il mercato. Il mercato della speranza, se così possiamo definirlo. Una sorta di salto nel buio e di rischiatutto: la lista degli svincolati. Massimo rispetto per tutti, per carità, però è difficile pensare che una squadra vogliosa di lottare per lo scudetto e arrivare come minimo agli ottavi di Champions possa sostituire il proprio attaccante principe con uno svincolato. Cioè un giocatore senza calcio e partite vere da mesi e magari anche ultratrentenne. I casi Bucci, Reveillere e Doblas, presi rispettivamente nel 2009, 2013 e 2014, non sono paragonabili. Loro erano alternative. Fonte: Cds