Domenica scorsa Jorginho a Bergamo è stato tra i peggiori in campo. E il Napoli ha perso. Una coincidenza? No, non lo è. Perché Jorginho è uno dei cervelli migliori della nostra serie A, uno degli uomini più determinati per Sarri, talmente determinante che ha giocato nonostante un problema alla gamba destra che si porta dietro dalla gara con il Bologna e lo ha costretto a stingere i denti in queste settimane. E quando lui arranca, perché marcato a uomo (come anche con il Genoa), il Napoli va in affanno. Ecco, Jorginho ha finalmente un’alternativa tattica dopo la partenza di Valdifiori. Jorginho ha giocato sempre nell’ultimo mese. Non una pausa, non una boccata di ossigeno. Ne avrebbe avuto bisogno, ma per Sarri è un giocatore vitale. Quando Benitez andò via da Napoli, Jorginho stava per essere restituito all’Hellas Verona. Ma Giuntoli e Sarri fermarono l’operazione di rientro: «in un centrocampo a tre farà faville». Così è stato. Ora appare un po’ ombra, non più incisivo come l’anno scorso, con Ventura lo sta snobbando. Ma molto dipende da questo piccolo problemino fisico che ne ha condizionato il rendimento e che lo ha costretto anche a qualche infiltrazione. Ora che Diawara è quasi pronto, Jorginho potrà anche prendersi il lusso di qualche giorno di riposo. «Giornare ogni tre giorni non è semplice per nessuno», lo difende il suo agente Joao Santos. Fonte: Il Mattino