Il campionato di serie B è iniziato domenica scorsa e tra le compagini che riscuotono grande curiosità è certamente l’Empoli Ladies. La compagine toscana, che fino allo scorso anno era chiamata Castelfranco, è ambiziosa e vogliosa di recitare un ruolo importante nel girone A. Ilnapolionline.com ha intervistato il suo allenatore Alessandro Pistolesi sulla compagine femminile e tanto altro.
Quali sono i progetti della società Empoli Ladies? “Da quest’estate il 51% dell’Empoli ha acquisito il Castelfranco, che fino all’anno scorso militava nella serie B. Per il 100% definitivo bisogna aspettare il 2017. Le ambizioni sono quelli di fare un campionato positivo, giocarcela per i primi posti per poi centrare l’obiettivo della promozione della massima serie”.
Questo è il tuo primo anno che alleni nel calcio femminile? “Non esattamente, sono ben 32 anni che sono nel calcio femminile, quindi potrai immaginare l’età che ho (ride n.d.r.). Fino allo scorso anno ho allenato il Castelfranco, da quest’estate l’Empoli Ladies. Era iniziato tutto per caso, ma poi ho visto che mi appassionava ed ho proseguito con vero piacere”.
Conosciamo il presidente Fabrizio Corsi che ha costruito l’Empoli maschile attraverso il vivaio. Sul movimento femminile ha mostrato lo stesso entusiasmo di sempre? “Assolutamente si, il presidente ci crede fortemente al calcio femminile, anzi è un modo per dare più risalto all’intero movimento che come tu ben sai ne ha tanto bisogno. Così come i risultati si stanno vedendo con la compagine maschile attraverso il settore giovanile, così lui si augura di fare anche con le calciatrici e sarebbe davvero un bel passo in avanti”.
Da due anni si sono create le fusioni con il calcio maschile. Ci sono gli esempi di Fiorentina, Lazio, Sassuolo e appunto l’Empoli. A tuo avviso è la strada giusta per la crescita del vostro movimento? “Sicuramente si. Io credo che in passato si chiedeva questo al calcio maschile, ovvero entrare nel movimento femminile per poter dare un valido contributo. Ora c’è la regola che si comincia dall’Under 12 per dare risalto al settore giovanile per poi arrivare alle prime squadre. Solo così si può dare continuità al calcio in rosa e poter competere in futuro a livello internazionale”.
In passato Sarri ha allenato ad Empoli, ora da due anni il Napoli con ottimi risultati alle rispettive piazza. Cosa manca secondo te per poterci avvicinare allo scudetto? “Il vostro allenatore ha un pregio, dovunque lui sia stato ha migliorato ogni anno i piazzamenti delle rispettive squadra. Visto che lo scorso campionato il Napoli è arrivato secondo, mi farebbe piacere se fosse l’anno dello scudetto. Io credo che non manca molto per quest’ultimo tassello, ma come sempre ci vuole tempo e pazienza, solo così si potrà raggiungere un traguardo tanto ambito”.
Vorrei un tuo giudizio sulla vostra vittoria contro il Torino e sul vostro prossimo impegno a Livorno? “Domenica scorsa contro la compagine granata è stata una gara a due facce. Sono rimasto soddisfatto della prima frazione di gioco, dove abbiamo giocato bene e meritato il vantaggio. Un po’ meno nella ripresa dove forse ci siamo accontentati dalla situazione del punteggio e su questo aspetto dobbiamo migliorare. La prossima sfida come hai detto tu, sarà a Ligorna e sarà contro una compagine ligure. Sarà per noi un test non semplice, avremo ancora alcune assenze e dovremo fare di necessità virtù. Sono convinto che impareremo dagli errori commessi domenica scorsa e avremo il giusto atteggiamento per proseguire sulla strada giusta che come detto all’inizio è quello di salire in massima serie”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco