Serie B, prima vittoria dell’Avellino

Dediche in quantità industriale per una vittoria attesa al Partenio da sette mesi. Si è rivelato dunque positivo il pellegrinaggio a Montevergine. «Forse meritavamo qualcosa in più ma non ci lamentiamo. Questa squadra è tra le più giovani del campionato, quindi ha bisogno di tempo per crescere e, possibilmente, anche di un po’ di fortuna», ha spiegato il tecnico Toscano che ha poi fatto l’elenco: «Dedico la vittoria a mia madre Caterina, purtroppo non sta molto bene. Ma penso sia doveroso dedicarla ai tifosi e poi al nostro presidente e al direttore sportivo per le inibizioni di cui si è tanto parlato, per la questione dello stadio e altro ancora. Occorre avere spalle larghe», ha sottolineato l’allenatore che ha messo finalmente in campo dall’inizio Daniele Verde. Il quale lo ha ripagato con una doppietta. «Ero convinto che avrebbe giocato bene, avendo ricevuto da lui indicazioni importanti circa la serietà del lavoro svolto in settimana. Ora non deve cullarsi su questa prestazione, lo voglio più incavolato di prima».
Al momento Daniele Verde è felicissimo, avrà tempo per caricarsi in vista della prossima gara di Perugia. Due gol ed è subito diventato il cannoniere di una squadra che finora aveva segnato con il contagocce. «Si, me ne occorrevano due perché uno è per mia moglie Ilaria, l’altro per i tifosi e quanti credono in me», dice subito il ventenne attaccante napoletano cresciuto nella Roma che ha messo in risalto la sua vera fede, che non è quella calcistica. Ha beccato il cartellino giallo per avere tolto la maglietta per mettere in evidenza quanto era scritto su quella indossata sotto: “Gesù ti amo”. Spiega: «Sono particolarmente credente e indosso sempre quella maglietta con la scritta attraverso cui ogni momento della mia giornata voglio ringraziare il Signore per avermi dato tanto». Ora aspetta di sentire un collega che ha sempre creduto in lui: «Francesco Totti è una persona straordinaria, mi ha aiutato molto, come fa con i giovani, e sono onorato di averlo conosciuto ed essere stato al suo fianco negli allenamenti. Persone come lui ce ne sono davvero poche in giro, non solo nel calcio. Lui è il mio idolo anche se, per il mio ruolo, mi ispiro molto a Neymar».

Corriere dello Sport

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