Benevento-Novara 1-0
BENEVENTO (4-4-2): Cragno 7,5; Venuti 7,5 Padella 7,5 Lucioni 7,5 Lopez 7,5; Ciciretti 7 Buzzegoli 7 Chibsah 7,5 Melara 7 (42′ st Camporese sv); Cissè 6,5 (23′ st Jakimovski 6,5) Ceravolo 6,5 (36′ st Del Pinto 6,5). A disp. Gori, Pezzi, Pajac, Bagadur, Gyamfi, Brignola. All. Baroni 7
Falli commessi: 8
Fuorigioco fatti: 3
NOVARA (4-3-1-2): Da Costa 6; Dickmann 6,5 Troest 6,5 Beye 6,5 Calderoni 6; Faragò 7 Casarini 7 Selasi 6 (17′ st Viola 6,5); Sansone 5,5 (21′ st Adorjan 5,5); Galabinov 5,5 (36′ st Corazza 6) Bajde 5,5. A disp. Pacini, Scognamiglio, Di Mariano, Kupisz, Koch, Romagna. All. Boscaglia 6
Falli commessi: 15
Fuorigioco fatti: 1
ARBITRO: Di Paolo di Avezzano 6,5
Guardalinee: Chiocchi e Robilotta
Quarto uomo: Fiorini
MARCATORE: 44′ pt Chibsah
AMMONITI: Lopez (B), Cissè (B), Faragò (N).
NOTE: spettatori paganti 7.559, di cui 4.773 abbonati, incasso non comunicato. In tribuna il presidente della Lega B, Abodi. Angoli 7-7. Rec: pt 1′, st 5′.
EMERGENZA. Baroni fa ancora i conti con l’emergenza: il forfait di Falco sorprende tutti. Fuori anche De Falco e Puscas, centrocampo e attacco rimangono con gli uomini contati. Boscaglia fa un po’ di rivoluzione: fuori l’ex Scognamiglio e il trequartista Adorjan, spazio a Bajde e Beye.
L’inizio è tutto del Novara, che pressa alto e toglie il respiro ai costruttori di gioco sanniti. Serve il miglior Cragno al 3′ per conservare la porta imbattuta. Sansone arriva tutto solo a sinistra, la battuta viene respinta in angolo dal portierino azzurro. Il Benevento ci mette un po’ a prendere le misure ai piemontesi. Solo Ciciretti a destra prova a pungere, ma la difesa di Boscaglia è solida come una quercia. E sul piano della manovra i giallorossi di Baroni sembrano frenati. Al 35′ Melara si mette in proprio, la sassata da s
inistra chiama Da Costa alla deviazione in angolo. Ciciretti fa gridare al gol al 43′ con un bolide da destra che si perde d’un soffio alto. E’ il preludio al gol, che arriva un minuto dopo. Scambiano stretto Chibsah e Ceravolo, il ghanese tira da
appena dentro l’area e centra l’angolino alla sinistra di Da Costa. Era quello che il Benevento cercava. Difendere il vantaggio è uno delle sue prerogative preferite, quando lo ha fatto non è stato mai raggiunto.
STRATEGIE. Il secondo tempo è una partita a scacchi. Boscaglia prova ad aggiustare la circolazione di palla a centrocampo inserendo Viola, ma il Benevento non indietreggia di un passo. Baroni cambia l’assetto un paio di volte. Toglie Cissè e inserisce Jakimovski, il 4-4-2 si trasforma in un 4-2-3-1 più prudente. Il macedone entra subito nella parte, si sacrifica, copre ogni spazio. E il Benevento non soffre quasi nulla. Fatta eccezione per un tiro di Troest da dentro l’area che Cragno inchioda a terra con la sua proverbiale bravura. La Strega chiude in difesa, Baroni getta nella mischia anche Camporese e va a formare una linea a 5 praticamente insuperabile. Il Novara schiuma rabbia, ma dopo il bell’avvio non mantiene le promesse. Il Benevento vola, è terzo solitario. Ed è imbattuto.
Corriere dello Sport