Il Napoli continua a vincere, macinando bel gioco e tanti gol (…sono già venti in otto partite ufficiali…), poco importa se si tratti di campionato o di Champions. Nel mercoledì di coppe, gli azzurri hanno regolato il Benfica con un poker che ha stordito l’undici lusitano. Capitan Hamsik, nel momento di maggiore equilibrio del match, ha sbloccato il risultato di testa. Ma è nella ripresa che la coppia dei sogni M&M’s, con l’uno-due-tre Mertens-Milk-Mertens, in sette minuti, ha mandato al tappeto gli avversari, portando il risultato sul 4 a 0. Roba da stropicciarsi gli occhi, già lucidi per il boato del San Paolo sulle note di ‘The champions’. Da libro cuore l’esultanza in panchina di Giuntoli e Sarri (…con il tecnico praticamente sommerso dalla incontenibile gioia del diesse…), oltre che di Insigne che dalla panchina è volato in braccio agli azzurri in campo per festeggiare il gol del 2 a 0. Peccato per la eccessiva rilassatezza nel finale che ha permesso al Benfica di violare per due volte la porta di Pepe Reina, dopo altrettante disattenzioni difensive. Il 4 a 2 finale è un risultato che non può che esaltare ulteriormente un gruppo che, partita dopo partita, sta vedendo aumentare a dismisura la propria autostima; un gruppo che ha metabolizzato in fretta la partenza di Higuaìn e che, evidentemente, ha deciso di rispondere sul campo a chi accusava i calciatori di non essere alla propria altezza. In classifica il Napoli scava un solco con le altre squadre, con il Besiktas secondo ma distante quattro lunghezze. Se la Champions ha il duplice obiettivo di fungere da palestra e da vetrina internazionale per il gruppo di Sarri, viste le minimissime possibilità di vittoria finale, le energie positive che si accumulano dopo ogni successo europeo non potranno che essere spese in campionato, dove stupire e rovinare un pronostico che sembra già scontato sarebbe uno sfizio troppo grosso per rinunciarvi a priori. La partita con il Benfica ha visto un duplice esordio in maglia azzurra, di Maksimovic e Giaccherini. Se il tornante nazionale ha giocato solo una manciata di minuti finali, il centrale serbo ha dovuto sostituire Raul Albiol, uscito nelle prime battute di gioco per un infortunio. Senza alcun dubbio, è stato oltremodo positivo l’approccio con la maglia azzurra per il centrale proveniente dal Torino, che ha dato già grandissima prova delle sue enormi qualità tecniche. Altra notizia positiva emersa durante l’incontro con il Benfica è che il Napoli sembra finalmente in grado di sfruttare i calci piazzati. Su azione di calcio d’angolo il gol di Hamsik e su punizione il 2 a 0 di Mertens, sono la prova di quello che abbiamo sempre sostenuto: nei momenti difficili delle partite, riuscire a sfruttare i calci piazzati può risultare determinante per vincere partite che, viceversa, si rischierebbe di pareggiare oppure di perdere. E sempre in tema di calci piazzati, fa notizia anche il rigore concesso per fallo su Callejòn, che Milik, novello rigorista di casa Napoli, ha realizzato con grande freddezza. Tra le note liete del match, non possiamo ignorare le prestazioni di qualche azzurro in particolare. Innanzitutto Pepe Reina che, salvando in un paio di circostanze il risultato ancora fermo sullo 0 a 0, ha rispedito al mittente le critiche che in maniera ingenerosa gli erano piovute addosso poche settimane fa. Oltre a quella del portiere spagnolo, spicca la prestazione di Fauzi Goulahm che ha giocato in maniera impeccabile sia in fase difensiva che nelle scorribande offensive. Non a caso, dalla corsia mancina sono nate le azioni più devastanti della squadra di Sarri. Chi invece stenta a carburare è Jorginho, ancora lontano parente del brillante regista ammirato durante la scorsa stagione, tanto da meritarsi la convocazione con la nazionale di Conte. Una partita sottotono, peggiorata dal retropassaggio avventato da cui è nato il primo gol dei portoghesi. L’ebbrezza europea regala piacevoli sensazioni alle nostre latitudini, però nasconde pericolose insidie, come la distrazione e la superficialità narcisa di chi si monta la testa. Poichè Maurizio Sarri è un tecnico troppo scaltro per non prevedere possibili pericoli, siamo sicuri che saprà come mantenere la sua squadra con i piedi per terra, facendo in modo che la piacevole ebbrezza d’Europa duri quanto la vita di una farfalla. Domenica sarà ancora campionato ed il Napoli, a proposito di insidie, è chiamato al difficile impegno in casa dell’Atalanta. Partita tosta, su un campo notoriamente ostico per i nostri colori e con una panchina, quella del tecnico orobico Gasperini, da difendere a tutti i costi. In altre parole, un impegno da affrontare con la massima concentrazione e con la atavica fame di vittorie che pare contraddistinguere questo gruppo. Caro Napoli fai una cosa: guarda la foto di Higuaìn in bianconero e ricordati che quel traditore ti ha definito un gruppo scarso e non alla sua altezza…e fa che si rimangi quelle parole. Avanti Napoli, avanti!
Riccardo Muni