Una macchina da gol perfetta. Di quelle che non si fermano davanti a niente. Nemmeno al cospetto di una regina d’Europa che nel sorteggio Champions per la fase a gironi è stata la quarta testa di serie. Segna il Napoli e lo fa giocando un grande calcio che ha incantato tutti. Rui Vitoria, allenatore del malcapitato Benfica, ha provato a trovare degli alibi per le quattro reti subite ma nessuno gli ha creduto. E come si fa a dire che il giocattolo azzurro non abbia meritato il successo di mercoledì sera al San Paolo. Nel primo tempo ha studiato l’avversaria e nella ripresa ha piazzato i colpi vincenti. Ben quattro, come si diceva. Uno di Hamsik, due di Mertens e un altro di Milik. Se si fosse stati più precisi sotto porta il povero Julio Cesar se ne sarebbe tornato a casa con altri palloni in saccoccia.
NUMERI RECORD
Sono già venti le reti del Napoli in otto partite. Quattordici sono stati realizzati in serie A, sei in Champions League. È un uragano la formazione azzurra, viaggia a 200 all’ora riuscendo a far male chiunque. Peccato per quel 0-0 in casa del Genoa eppure se Damato di Barletta avesse fischiato almeno un rigore dei due che c’erano, a quest’ora si era primi in classifica e con una rete in più realizzata. La verità è che il lavoro di Sarri continua a pagare. Il toscanaccio ha perso Higuaìn ma il suo attacco ha trovato più motivazioni per segnare. Il Napoli ha un gioco che propone tanto, si arriva sistematicamente nell’area di rigore avversaria e per forza di cose si va in gol. Fonte: Il Roma