Jorginho, con Allan ed Hamsik ai lati. Protagonisti dall’inizio alla fine di un Napoli che dopo 20 minuti prende in mano la gara, alza il pressing e sposta la sua partita 25 metri più avanti realizzando quello che più occorre per lo spettacolo, per il gioco e per il risultato. Jorginho copre e verticalizza, Allan ed Hamsik mordono le caviglie, corrono e contrastano. Hamsik segna anche e la partita si apre perchè il Benfica alza il livello del ritmo ed il Napoli è sempre lucido nelle ripartenze a metà campo. L’arte del soffocare le idee altrui mentre si costruiscono le proprie è nel DNA dei mediani azzurri che quasi mai soffrono neanche quando arretrano a dispetto dei palleggiatori portoghesi abili a nascondere la palla al momento giusto. Una partita da vincere che si vince a metà campo e cosi è. Si realizza un Napoli che sa costruire e far male, che si completa con gli uomini e con le idee, con il riferimento del gioco e del possesso palla, con la verticalizzazione cosi come il goal. La metà campo azzurra realizza la progettualità di un Napoli ancora in progress, ma maturo e completo anche per un competizione cosi prestigiosa. Metà campo promossa a pieni voti. Napoli spettacolare.
A cura di Alessandro Tullio