Ai microfoni de Il Mattino il grande ex
«Il San Paolo aiuterà il Napoli a battere il Benfica».
E se lo dice lui c’è da credergli. Josè Luis Vidigal, 91 presenze e 8 gol nel Napoli tra il 2000 e il 2004, portoghese di origini angolane, ex centrocampista di una delle rivali storiche delle «Aquile», ovvero lo Sporting Lisbona, oggi è commentatore tv e procuratore sportivo. Domani sarà a Napoli per seguire proprio la partita di Champions League e per riabbracciare tanti amici, avendo lasciato ottimi ricordi, non solo come calciatore.
Napoli-Benfica, c’è una favorita? «Dal punto di vista tecnico è giusto dire che hanno il 50% ciascuno di battere l’altro. Sono due squadre che occupano non a caso posizioni di vertice nei rispettivi campionati. Il Napoli però gioca al San Paolo, so bene che spinta può dare quello stadio pieno di tifosi. Per il Benfica sarà dura in un clima del genere, anche se è una squadra abituata a giocare con questo tipo di atmosfera».
Il Benfica è primo in classifica in campionato e non perde da 17 gare ufficiali, c’è da temerlo? «E’ una squadra che ha fatto la storia del calcio portoghese per quello che ha vinto e per la competitività che ha ancora oggi. Ha esperienza e autorevolezza per affrontare al meglio gare come questa, senza paura e senza difendersi a oltranza. E’ forte pur avendo perso Renato Sanches e pur avendo Jonas infortunato. Soprattutto gioca da squadra, puntando su tanti giovani interessanti. Non sarà per niente facile batterlo».
Pregi e difetti del Benfica, prego «La forza del collettivo e qualche grande individualità sono da temere. Il difetto sta nella fase difensiva, avendo una retroguardia con tanti giovani, una media di 21 anni. Il Napoli ha tanti calciatori offensivi molto forti, potrebbe sfruttare questo limite, anche se questo non vuol dire che sarà facile segnare alle Aquile».
Quale è il giocatore più pericoloso in questo momento? «Mitroglu è tornato in forma, Pizzi non è più un ragazzino e sta avendo un ottimo rendimento. Chi, tuttavia, fa girare la squadra in modo straordinario è Fejsa, il centrocampista serbo che è fondamentale per gli equilibri, sia in fase attiva che passiva ».
Che idea ha del tecnico Rui Vittoria? «E’ una sorpresa in positivo. Ha fatto una lunga gavetta, dimostrando grandi cose al Guimares. Il Benfica ha puntato giustamente su di lui perché crede che potrà dare seguito alle vittorie ottenute con Jorge Jesus. Rui Vittoria ha dato identità e mentalità nuove alla squadra, è capace di esaltare i giovani e di far giocare bene la squadra».
E del Napoli cosa ne pensa? «Ovviamente lo seguo con affetto, mi piace molto, come ho riferito ai giornali portoghesi. Qui a Lisbona lo temono, e non solo perché si tratta della Champions League. L’aspetto che mi appassiona è che il Napoli ha una sua identità precisa, è una squadra dove tutti sono importanti, non c’è spazio per gli individualismi. In questo modo è molto più facile raggiungere gli obiettivi, avendo uno spirito collettivo così forte. E’ ovvio che con i campioni è meno complicato vincere, ma col collettivo si possono fare grandissime cose».
Sarri, dunque, è stimato da Vidigal? «Tantissimo, sta facendo un lavoro stupendo, ha cambiato la mentalità del Napoli. Qualche volte le stelle possono rovinare uno spogliatoio, lui è riuscito a entrare nella testa dei campioni azzurri, facendo loro capire che se non pensano di essere come tutti gli altri non si vince. Il Napoli ha un fuoco dentro molto forte».
Napoli e Benfica sono le favorite per vincere il girone di Champions? «Da portoghese e da ex azzurro firmo subito. A parte questo sono le due squadre più forti senza dubbio». E mercoledì chi vince? «Il San Paolo sarà decisivo, i tifosi trascineranno il Napoli alla vittoria. Ed io sarò contento».
Fonte: Il Mattino