Ieri durante la trasmissione “Calcio Sprint” attraverso le frequenze di Radio Nuova Vomero è intervenuto il presidente dell’Arci Scampia Antonio Piccolo sul momento del Napoli e sulla sua scuola calcio. Ecco quanto evidenziato da “ilnapolionline.com”. “Alla vigilia di Genoa-Napoli avevo sentito Armando Izzo, lui era carico in vista della gara ma io scherzando io ho detto che avrei voluto la vittoria degli azzurri ma così non è stato (ride n.d.r.). Sono contento per Armando sta trovando la sua dimensione in serie A e mi fa piacere che non abbia dimenticato le sue origini, è sinonimo di umiltà da parte sua. L’Arci Scampia? Nacque 30 anni, precisamente nel 1986, da un campetto ricoperto di polvere ad una struttura che sta facendo passi da gigante. Il nostro obiettivo è insegnare ai ragazzi l’etica nello sport, vincere ma farlo in maniera sana e corretta e credo che fino ad ora ci stiamo riuscendo. Domani tra l’altro ci sarà l’inaugurazione di altri campi nella nostra scuola calcio per rendere sempre più efficiente e al passo con i tempi. Insigne? Io credo che la vicenda del contratto lo stia condizionando in maniera inconscia e poi c’è un altro aspetto da non sottovalutare. Chi è napoletano non è mai facile essere profeta in patria, lui ha più responsabilità di tutti e quindi è più soggetto alle critiche. Io credo che una volta sbloccatosi in zona gol tutto per Lorenzo sarà più semplice. Sul Chievo Verona c’è da dire che non sarà anche questa una sfida agevole, loro sono una squadra tignosa come il Genoa, ma se vuoi portare lottare per il vertice devi portare a casa il bottino pieno”.
La Redazione