Il caro-biglietti è, con la convenzione tra Comune e Napoli, l’altro argomento della seduta della commissione consiliare Sport. Il tutto mentre alcuni esponenti degli ultras partenopei della Curva B stendono uno striscione prima a piazza del Municipio e poi in via Verdi con la scritta “Settore
commissione è l’avvocato Emilio Coppola che, poi, su Facebook scrive che «per la prima volta abbiamo avuto la fortuna di riunire chi si deve occupare di questa vicenda, ovvero il capo di gabinetto Auricchio, il presidente Sgambati e l’assessore Borriello, più un gruppo nutrito di consiglieri comunali i quali unanimemente hanno deciso che da questo momento si riuniranno in maniera periodica per sottoporre quanto prima al patron la nuova convenzione che regolamenti l’utilizzo dello stadio e come condizione imprescindibile quella di calmierare i prezzi dei “settori popolari” Curva A e curva B». La realtà, in ogni caso, è che, il Comune non ha strumenti per imporre i prezzi dei biglietti alla società. L’idea, a questo punto, è quello di inserire, ove ci siano margini di manovra, nella convenzione che dovrà essere siglata una sorta
di gentlemen agreement, un “patto sociale” per calmierare i prezzi. Durante la precedente consiliatura, il consigliere comunale di Napoli Capitale, Andrea Santoro, aveva presentato una mozione nella quale chiedeva la revisione dei prezzi in occasione delle gare interne della formazione azzurra, con Curve a 15 euro, Distinti a 25, Tribuna Nisida a 40 e la Posillipo a 50: il tutto fino al completo restyling dello stadio. La mozione fu fatta proprio, attraverso la conversione in ordine del giorno, dal primo cittadino Luigi de Magistris che ribadì il proprio impegno affinché si arrivasse ad un ritocco dei prezzi dei tagliandi. Tutto, quindi, resta affidato alla convenzione che dovrebbe essere siglata tra l’amministrazione comunale e il club partenopeo.
Fonte: Il Roma