Sbarca in Consiglio comunale la polemica sul costo dei biglietti dei settori popolari del San Paolo. Lo scontro tra una frangia di tifosi e il patron
del Calcio Napoli, scoppiato in occasione dell’esordio casalingo degli azzurri contro il Milan (con i prezzi delle curve a 40 euro) e proseguito sabato sera con striscioni e cori, è diventato un caso politico. Il presidente della commissione Sport dell’assise cittadina, Carmine Sgambati, ha deciso di convocare per domani mattina una riunione urgente con all’ordine del giorno «i prezzi dei biglietti del San Paolo» e «la nuova convenzione ponte», quella vecchia non è stata ancora firmata. Invitato a partecipare anche il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis. «La questione della sproporzione dei prezzi nei settori popolari dello stadio spiega Sgambati – è sempre più stringente: non bisogna dimenticare la rilevanza sociale del calcio e soprattutto della sua importanza per alcune categorie, come studenti e giovani. Lo scopo di questa commissione sarà capire perché il Napoli non tenga in considerazione dello stato pessimo dell’impianto, per quanto riguarda i prezzi dei biglietti, e inoltre ci poniamo come obiettivo di risanare lo scollamento tra una parte della città e la società di De Laurentiis». Sgambati ricordando che «il San Paolo è la casa del calcio dei napoletani» si augura che «si torni a respirare quell’atmosfera necessaria per raggiungere i risultati sportivi sperati». In tema di stadio è bene ricordare che l’assemblea cittadina ha sempre l’ultima parola. Il San Paolo è infatti di proprietà del Comune di Napoli. Ma il tema del prezzo dei biglietti è da sempre un argomento molto caro ai consiglieri comunali. Di un anno fa la mozione del consigliere di centrodestra Andrea Santoro, trasformata in ordine del giorno, dunque non vincolante, che chiedeva un tetto al prezzo dei ticket per le gare casalinghe del Napoli: 15 euro le curve, 25 i distinti, 40 la tribuna Nisida e 50 la Posillipo, almeno fino al
Fonte: Il Mattino