L’evoluzione è già cominciata: Marek Hamsik regista si può, eccome. È un’idea intrigante, intuizione geniale di chi ama il suo talento e farebbe di tutto pur di farlo splendere nel tempo, per anni ed anni ancora. Ed allora, quando il fisico lo richiederà, quando gli scatti saranno limitati, ecco la soluzione: Hamsik alla Pirlo, per intenderci. Ma anche alla Jorginho, per afferrare il concetto al volo e farlo nostro (vostro), entrare nella convinzione che lo slovacco può (potrà) agire anche lì, a due passi dai difensori, al centro della mediana laddove tutto accade, con la porta davanti a sé ed una marea di opzioni da perseguire con la (sua) tecnica e la visione di gioco che è innata nel suo ricco dna di calciatore completo, maturo già a vent’anni. Sabato sera, quando lo stremato Jorginho ha lasciato il posto ad Allan, Hamsik s’è andato a sistemare esattamente lì, a metà strada tra il brasiliano e Zielinski, abbandonando la consueta posizione di mezzala sinistra. Dopo pochi secondi è stato lui, Hamsik, a pressare il difensore avversario lasciandosi coprire le spalle dai colleghi di reparto. Ha svolto i medesimi compiti di Jorginho (presto lo saranno anche di Diawara) confermando che l’idea c’è ed è viva da tempo nella testa di Sarri, nonostante il recente bluff quando escluse, a priori, la possibilità di vedere lo slovacco in cabina di regia. Hamsik s’è mosso con ordine ed ha smistato il pallone celermente, senza strafare ma neppure con approssimazione, in un periodo “morto” della gara in cui era necessario soprattutto addormentare i ritmi piuttosto che (ri)alzarli.
Fonte: Il Roma