Emilio Fede, ex direttore del Tg4 e abituale frequentatore dello stadio Meazza al fianco di Silvio Berlusconi, adesso si fa vedere a Napoli e al San Paolo.
Una presenza casuale? «No, ho la tessera per le partite degli azzurri. Porto bene. Ho cominciato a seguire la squadra nella scorsa stagione. Sette gare e sette vittorie. Non sbaglio un pronostico, chiedete pure agli amici che frequento a Napoli. E non è soltanto fortuna, lasciatemelo dire».
Un cambio di bandiera? «A Napoli sono sentimentalmente legato perché in questa città è nata mia moglie. Ho amici storici, come l’ex presidente del Napoli Ferlaino, e nuovi, come i tassisti con cui parlo fino alle tre del mattino di tutto, dalla politica al pallone. E poi Napoli è nel cuore anche di Berlusconi. Lei sa che delle quaranta canzoni scritte dal presidente venti sono in dialetto napoletano? Più amore di così».
Ma la sua fede – scusi il gioco di parole – non era milanista? «Per la verità, io nasco juventino. Lavoravo a Torino, presso la Gazzetta del popolo, e per arrotondare lo stipendio fondai il mensile dei tifosi bianconeri «Hurrà Juventus».
Ero molto amico di Sivori, che trovai ad Arcore quando Berlusconi mi invitò a pranzo per affidarmi la direzione del Tg4. Mitico Omar, grande calciatore della Juve e anche del Napoli».
Sa molto di calcio. «Ma io lanciai il programma Sprint sulla Rai con Maurizio Barendson. C’è chi ancora ricorda il servizio che facemmo sul povero Gigi Meroni».
Come ha potuto rinnegare il Milan dopo tanti anni al fianco del Cavaliere? «Ma io non l’ho rinnegato. Ho fatto come Berlusconi, che ha detto: ho amato il Milan e ora lo lascio».
Ed è scoppiata questa passione per il Napoli. «E per Napoli, dove sono spesso. Seguo con attenzione le vicende della città, so quante difficoltà vi sono e non a caso ho deciso di devolvere parte dei proventi del mio ultimo libro per iniziative sociali».
Le piace il Napoli? «Molto. Proprio come un anno fa c’è la possibilità di divertirsi al San Paolo: ne sono contento per questa grandissima tifoseria e per il presidente De Laurentiis, che ha fatto tanti sforzi per portare la squadra lassù».
Milik è più forte di Higuain? «Gli auguro di fare tanti gol, ma ha ragione questo straordinario allenatore che è Sarri quando dice che non si devono fare paragoni. Il Napoli di oggi è bellissimo, ci divertiremo tanto al San Paolo. Ci divertiremo, sì: conto di esserci sempre anche io».
Fonte: Il mattino