Da solo. Per una notte. Poi magari pure alla fine di questa domenica, se Juve e Roma non dovessero vincere i loro impegni a San Siro e a Firenze, non proprio due campi dove si va a passeggiare o a comandare. Battere il Bologna è stata, in ogni caso, una rogna tremenda. Ma che importa? Si va a dormire da primi in classifica, come non accadeva dalla sera maledetta dello Juventus Stadium, il 13 febbraio, che ha fatto da spartiacque a una intera stagione. E con cinque punti in più rispetto a un anno fa di questi tempi.
«Ma non parlatemi del primo posto sennò mi metto a ridere…». Sarri, in ogni caso, troppa sofferenza. Non trova? «Abbiamo la responsabilità di aver lasciato in vita il Bologna quando invece bisogna colpire e chiudere la partita. Sta succedendo troppo di frequente: lo sbandamento a inizio ripresa ha rischiato di rovinare tutto, poi abbiamo avuto una buona reazione contro una squadra brillante». Meno male che c’è Milik... «È un ragazzo di 22 anni a cui non devono essere messe addosso pressioni eccessive: in Olanda giocava in un campionato di medio livello dove gli attaccanti non hanno le difficoltà a fare gol che ci sono da noi». Però, sta facendo le cose giuste per non far rimpiangere Higuain? «Non si può paragonare Milik a un attaccante straordinario e questa cosa non deve passargli per la testa neanche per un secondo: è troppo presto per poter confrontare Milik con uno dei giocatori più forti al mondo».