“Napoli è una città che sa creare grossi campioni”, De Laurentiis e il suo orgoglio di presidente azzurro

Aurelio De Laurentiis, in partenza per la Cina, dopo la bella vittoria del suo Napoli contro il Bologna parla tra le altre cose della squadra dopo il rafforzamento del mercato estivo.

“Milik? Forte di testa, opportunista, si muove bene in area. Ma è tutta la squadra che è omogenea. Higuain è un campione che è stato valorizzato a Napoli, non certo nel Real Madrid. Lui, Cavani, Lavezzi e Maradona da noi sono diventati protagonisti mondiali e assoluti. Evidentemente Napoli è una città che sa creare dei grossi campioni”.

De Laurentiis si coccola il suo gruppo, forgiato pezzo a pezzo questa estate e nel corso degli anni.Abbiamo due squadre, dove tutti giocano l’uno per l’altro e non al servizio di un singolo: a centrocampo ci siamo molto rinforzati e dal centrocampo possono venir fuori belle sorprese. Poi vedo come Sarri prepara le partite: con Benitez erano in cinque, adesso sono in dodici ad assistere il mister con droni e altri metodi e nulla viene lasciato al caso”.

Poi si presta a un gioco, quello del nome abbinato a qualcosa. E allora a Sarri associa Milik, ad Hamsik un pallone, Giuntoli lo paragona a un inglese mancato e Higuain al Predator di Schwarzenegger.

Poi parla di Ibrahimovic: “È una persona straordinaria. Peccato che il Napoli non se lo possa permettere”, dice riferendosi al suo fantastipendio da 15-20 milioni a stagione. Alla fine della serata arriva il suo “bravi ragazzi e bravo Sarri” via Twitter e soprattutto la mano tesa di Lorenzo Insigne. “Io non ho alcun problema con il presidente per il rinnovo del contratto, non ci penso affatto. Io voglio restare a Napoli per tutta la vita. Lo scudetto? Non lo so, ma ora c’è una grande mentalità, l’anno scorso una gara così l’avremmo persa”.

Fonte Il Mattino

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