Domenico Toscano ha il dovere di tenere alto il morale, ma non fa sconti: «Sapevamo che era una partita difficile, ma siamo stati timorosi. Dopo il gol abbiamo creato qualche situazione importante, ma abbiamo anche concesso qualche spazio di troppo» ha detto al termine di Verona-Avellino. Il rigore reclamato dai suoi per il fallo di Cherubin era limpido, per Toscano, ma non deve servire da alibi. «Era abbastanza netto, ma evidentemente l’arbitro non l’ha visto, lamentarsi è inutile».
LEZIONE. Archiviare le recriminazioni, quindi, per concentrarsi sugli aspetti che contano: «L’importante è essere rimasti in partita fino alla fine, creando situazioni per riaprirla. Ma ai ragazzi ho detto che oggi, più di altre volte, ogni errore ha pesato». L’Hellas è il genere di squadra che non perdona, nemmeno dopo aver incassato il pareggio. «Segnare il secondo gol subito ha dato morale al Verona, che è una squadra costruita per vincere il campionato, forte a livello individuale, che cerca sempre di proporre gioco. Noi abbiamo tanti giovani, e queste partite sono dei passaggi obbligati, delle lezioni da imparare. In questo senso
sono contento dell’atteggiamento» ha spiegato Toscano. Che, con il turno infrasettimanale alle porte – martedì l’Avellino sfida il Cittadella finora a punteggio pieno – un po’ di turn over l’ha dovuto fare. «Ho scelto di far riposare Castaldo, con questo calendario devi mettere in preventivo di fare un certo tipo di valutazioni». Su Gavazzi, regna la prudenza: il trentenne centrocampista verrà sottoposto domani a degli accertamenti, fino ad allora Toscano si trincera dentro la speranza, piuttosto flebile, che il suo guaio al ginocchio sia meno grave di quanto apparso.
RIGORE NETTO. D’Angelo, capitano degli irpini, invece pone l’accento sull’episodio del rigore non dato. «Era netto», osserva il centrocampista. «Poi, se nemmeno il capitano può parlare vuol dire che gli arbitri vogliono fare i protagonisti perché siamo a Verona. Andiamo avanti, saremo più forti di tutto. Si sta creando un buon gruppo, all’Avellino: ho parlato con i ragazzi, credo che serva una vittoria per scrollarci i problemi di dosso. L’entusiasmo può essere una grossa risorsa». Poi c’è l’analisi di novanta minuti in cui, nel primo round, si è compromesso tutto. «Siamo venuti qui consapevoli che il Verona è costruito per vincere il campionato. Nel nostro momento migliore purtroppo abbiamo fatto degli errori e preso gol. Questo vale anche per la situazione del nuovo svantaggio, dopo averla raddrizzata: le disattenzioni sono da evitare, contro queste squadre. Ora concentriamoci sul Cittadella perché abbiamo la possibilità di rifarci».
Corriere dello Sport