A 24 ore dalla sfida del San Paolo il Bologna di Donadoni si sta preparando a porte chiuse per cercare delle valide contromisure per contrastare l’undici allenato da Maurizio Sarri. Nella rosa dei rossoblu c’è un ex pupillo del mister dei partenopei Simone Verdi avuto ai tempi dell’Empoli. Il Corriere dello Sport lo ha intervistato.
Professionalmente e calcisticamente chi le cambiato la carriera? “Ho avuto diversi allenatori, da Eranio nei Giovanissimi, fino a Stroppa nella Primavera, ma credo che Sarri sia stato determinante. Il mister allenava l’Empoli e quando arrivai mi disse di giocare come trequartista. In avanti c’erano calciatori come Tavano e Maccarone e in quell’anno facemmo davvero bene”.
Che cosa la colpisce maggiormente di mister Sarri? “E’ un tecnico davvero professionale”.
Secondo lei può vincere lo scudetto? “Vorrei tanto dire di sì, ma vedo ancora favorita la Juventus”
Ritorniamo a parlare di Sarri ce lo descriva. “Tutti lo descrivono come un burbero, ma invece è una persona davvero speciale e lo rivedo sempre con piacere. Lo scorso anno lo incontrai da avversario con il Carpi e a fine gara fece un gesto che non dimenticherò mai. Mi disse semplicemente che dovevo andare avanti per la mia strada senza mollare mai. Davvero una frase che mi ha aperto il cuore”.
Domani vorrebbe ripetere la punizione che ha sbloccato la sfida col Cagliari. “Essendo un professionista devo pensare al bene del Bologna, ma credo che non cambierebbero i nostri rapporti a fine gara”.
In una settimana Napoli, Samp e Inter, non male come calendario. “Pensiamo alla sfida contro gli azzurri. Tutti, ci danno già per sconfitti e forse questo aspetto ci può avvantaggiare. Noi andremo in campo per giocarcela senza alcun timore reverenziale e proveremo a fare risultato. Le altre avversarie? Ci penseremo in tarda serata”.
La Redazione