Il campionato femminile è alle porta manca meno di un mese per l’inizio di serie A e B e certamente le aspettative per i due campionati non mancano di certo. Nella cadette ria ci sono tre squadre campane che vogliono recitare un ruolo da protagonista per i primi posti. Tra queste anche la Domina Neapolis del tecnico Armando Troisi che analizza il momento della squadra e parla del movimento femminile in generale.
Come giudichi la campagna acquisti della Domina Neapolis in vista della serie B? Sono soddisfatto anche se abbiamo fatto le cose un po’ in fretta. L’eliminazione contro il Napoli Dream Team in Coppa Italia, non mi preoccupa perché abbiamo avuto una squadra decimata e la condizione ancora non ottimale. Spero che il presidente mi regali l’ultimo tassello”.
Dove può arrivare la Domina in vista del prossimo campionato cadetto? “Di giocarmela con tutte le squadre. Sono molto ambizioso e non penso alla salvezza. Vivremo questa avventura settimana dopo settimana è inutile fare i conti prima. In questo periodo stiamo lavorando molto per fare in modo che la squadra si amalgami in modo ottimale visto che ci sono stati molti nuovi arrivi”.
Come la Domina Neapolis anche la Carpisa attua la filosofia delle giovani. A tuo avviso è una politica giusta per arrivare alla promozione in massima serie? “In serie B ci sono squadre molte ben attrezzate per la promozione e penso che sia difficile. Il problema non è l’età ma la mentalità. Io cerco di trattare le mie calciatrici come delle professioniste e se loro a sua volta trasmettono questa mentalità alle ragazzine che si avvicinano al calcio femminile avremmo delle giovani già pronti per grandi palcoscenici”.
Passando alla serie A che sta per iniziare, chi è la tua personale favorita per la conquista dello scudetto? “Sarò di parte visto che l’ho avuto nell’anno in serie A con la Carpisa ma io sono un fan di Valentina Giacinti e mi farebbe piacere se il tricolore lo vincesse il Mozzanica. Sarà un campionato molto incerto e fare dei pronostici ora sembra difficile, ma per questo motivo vorrei che le bergamasche vincessero lo scudetto”.
In conclusione un tuo parere sul movimento femminile. E’ giusto che si sia creata la fusione con il calcio maschile? “Sicuramente non deve essere una costola del Maschile. Il movimento sta crescendo, ma dobbiamo essere innovativi. Su certi aspetti con le donne si è avvantaggiati”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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