Arek Milik impressionando tutti in queste prime quattro partite giocate dal Napoli, tre in campionato e una in Champions League, ha fatto addirittura meglio di Cavani e Higuain e anche di Careca e Maradona, dietro solo a Fonseca che di gol è riuscito a realizzarne otto: quattro reti, ben tre di testa. Il Mattino ha raccolto i pensieri sull’attaccante polacco, di uno dei più grandi colpitori di testa insieme a Beppe Savoldi e Aldo Serena, Roberto Boninsegna, che sottolinea la sua capacità di leggere prima la giocata e di riuscire quindi ad anticipare i difensori per l’impatto di testa. Boninsegna è stato un grande centravanti anni settanta dell’Inter, bravo un po’ in tutto ma soprattutto di testa.
“Milik ha il tempo giusto per anticipare il difensore perché è molto attento a seguire il momento in cui parte il pallone per il cross e a fare il movimento giusto: così riesce ad anticipare il difensore, anche se adesso non si marca più ad uomo ma a zona. E poi ha una grande forza fisica che gli consente di staccare in maniera incredibile. Milik è appena arrivato e si sta già comportando molto bene, andiamo piano prima di paragonarlo a Higuain: ci vuole del tempo, bisogna aspettare: come tecnica e capacità di dialogo con i compagni l’argentino è sicuramente più avanti. Higuain era il finalizzatore del gioco del Napoli anche se in certe situazioni rientrava fino a metà campo riusciva sempre a farsi trovare al punto giusto per fare gol. Più o meno anche adesso la squadra costruisce per la conclusione della prima punta, cioè Milik. In questo direi che si somigliano anche se il polacco deve migliorare nella partecipazione alla manovra”.
Foto Italo Cuomo (SSCN)