Tra passato e presente. Casertana-Taranto non è certo una sfida come tante. Un faccia a faccia che evoca un calcio lontano. Immagini sbiadite di partite sempre accese e di intrecci di due realtà contrapposte. Come dimenticare lo spareggio disputato ad Ascoli nel lontano 20 giugno 1992? La Casertana venne sconfitta al 111′ e retrocesse in serie C dopo appena un anno di cadetteria. Senza far passare in secondo piano una delle
pagine passate alla storia come “La Rivolta del Pallone” in cui ancora una volta le strade di campani e jonici si incrociarono. Casertana condannata per un presunto illecito e Taranto che strappò ai rossoblù la prima storica promozione in serie B.
fascino antico. Non è, dunque, una partita come le altre. Una sfida dal fascino antico che si ripropone dopo 24 anni. Altri tempi, ma la passione è sempre la stessa. La Casertana arriva a questo appuntamento dopo la pesante vittoria di Pagani. Dopo i due ko con Melfi e Monopoli, la squadra di Tedesco aveva un conto in sospeso con il destino, con due sconfitte rocambolesche che avevano fatto scattare il campanello d’allarme. Nel calcio è giusto guadare ai diversi fattori, tra questi anche la sorte. Quando una stagione non gira per il verso giusto, tutto sembra andarti contro, a prescindere dalla prestazione espressa sul terreno di gioco. Ebbene, al “Torre” di Pagani si è avuto un segnale importante, con il guizzo decisivo di Orlando. I falchetti hanno dimostrato di saper soffrire, di essere compatti e decisi a remare insieme verso quella salvezza tranquilla che il club di viale Medaglie d’Oro ha posto come obiettivo.
Ed ora la Casertana è chiamata a conquistare un risultato che possa permettere di dare maggiore peso specifico all’exploit esterno della scorsa domenica. Una matricola al
la formazione. Tedesco, probabilmente, farà ruotare qualche pedina in considerazione dello scontro ravvicinato e della successiva trasferta di Lecce. Uno dei volti nuovi dovrebbe essere Juan Manuel Ramos. Il terzino mancino prenderà il posto di Pezzella, uscito dolorante nell’ultimo turno. Nulla di preoccupante per l’ex Juve Stabia, ma questa è l’occasione giusta per dare spazio al giovane uruguaiano che ha sempre mostrato buone qualità, quando è stato gettato nella mischia a gara in corso. A centrocampo Matute e Giorno rappresentano pedine fondamentali su cui poter fare sicuro affidamento in questa fase di consolidamento. De Marco potrebbe giocarsi una maglia con Carriero o Rajcic. L’inserimento di quest’ultimo, però, modificherebbe considerevolmente l’assetto della mediana. In attacco in questa fase è impossibile fare a meno di Giannone e Orlando. Al loro fianco potrebbe essere titolare Carlini. L’ex Frosinone ha avuto un ottimo impatto nel derby al suo ingresso contro la Paganese. Giocate importanti e, soprattutto, l’assist per il gol decisivo di Orlando. La sua condizione sta crescendo visibilmente e Tedesco potrebbe dargli subito fiducia. Del resto Taurino non si è ancora lasciato del tutto alle spalle l’infortunio che lo sta tormentando da più di una settimana. L’ex Ternana è comunque pronto a stringere i denti pur di trovare spazio contro la squadra della sua città. Per lui sarà un appuntamento speciale a cui non si può certo mancare.
Per la Casertana, infine, è l’occasione per provare a fare pace con i propri tifosi. A Pagani il primo passo è stato compiuto, ma ora il “Pinto” deve tornare ad essere una roccaforte.
Corriere dello Sport