Benevento, il ds Di Somma: “I tifosi sono la nostra forza”

«Una scelta di vita che noi abbiamo condiviso». Di Somma “benedice” la partenza per la Cina del “secondo” di Marco Baroni, Fabrizio Del Rosso. Il tecnico di Montecatini ha chiesto di essere lasciato libero per seguire l’amico Marcello Lippi nella sua seconda avventura nel Guangzhou. Una sorta di giro del mondo, dal Sannio al sud est della Cina. «Non potevamo dirgli di no, queste sono occasioni irripetibili. E poi lui aveva partecipato anche alla prima esperienza di Lippi in Oriente», ha detto allargando le braccia il direttore sportivo giallorosso. A collaborare con Baroni è stato chiamato ora Paolo Cozzi, 42 anni di Rho, già “secondo” di Mangia a Varese, Palermo, Spezia e Ascoli, oltre che nella Nazionale Under 21. Ancora una scelta di qualità per la matricola giallorossa, che perde un professionista esemplare, ma ne guadagna uno altrettanto bravo. Cozzi dovrebbe cominciare a lavorare già oggi con la sua nuova squadra.
Il Benevento, dal canto suo, sta vivendo un momento eccezionale ed è andato finora oltre le più rosee aspettative: «Sette punti in tre partite ci fanno enormemente piacere – dice Di Somma – tanto più se consideriamo che sono stati conquistati contro avversari importanti. Pur tuttavia non dobbiamo distrarci dal nostro obiettivo primario che è la salvezza. Il campionato di serie B è durissimo, ci sarà da soffrire sempre e arriveranno, spero il più tardi possibile, anche momenti meno belli. E’ lì che dovremo mostrare di che pasta siamo fatti

Serie B

e far fronte ad ogni difficoltà». E’ il momento di gettare acqua sul fuoco da parte degli addetti ai lavori, ma non si può disconoscere che Benevento sia una città in amore nei confronti della sua squadra di calcio: «Beh, questa è la parte che fa più piacere. Dicevano che quella beneventana fosse una tifoseria poco partecipe, invece stiamo scoprendo che è l’esatto contrario. L’entusiasmo che si è creato è davvero coinvolgente». Un entusiasmo che è letteralmente esploso domenica dopo la vittoria sul Verona: «Battere una squadra come quella di Pecchia non è impresa di tutti i giorni. Il Verona è società di tradizione, ha vinto uno scudetto e fatto tanta serie A. Batterla è stato un motivo di orgoglio, oltre che di grande soddisfazione».
Ora la squadra giallorossa deve essere brava a mettere da parte i voli pindarici e tornare velocemente coi piedi per terra. «E’ così, adesso viene la parte più difficile. Sabato a Latina troveremo una squadra all’altezza, attrezzata per un buon campionato e con la mentalità giusta». Altra difficoltà: si comincia coi tour de force, tre partite in sette giorni (sabato 17 a Latina, martedì 20 con la Pro Vercelli, sabato 24 a Bari): «Beh, le giochiamo noi ma anche i nostri avversari. Confidiamo molto nell’esperienza del mister, lui sa bene come si affrontano tre gare in così poco tempo».

Corriere dello Sport

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