È bello vedere giocare Hamsik e soci. Il Palermo sarà anche più debole e avrà cambiato pure l’allenatore, sta di fatto che il Renzo Barbera sarebbe potuto essere una trappola per gli azzurri. Soprattutto all’indomani della sosta e alla vigilia dell’esordio in Champions per l’allenatore e per molti calciatori. Si sarebbe potuti arrivare in Sicilia con la testa altrove e con una concentrazione minima. Invece no. I rosanero non hanno potuto niente contro lo strapotere tattico partenopeo. Non hanno mai impensierito Reina e hanno dovuto sottostare al dominio dei napoletani sotto tutti i punti di vista. Si è rivisto il Napoli dei bei tempi, quello che non concedeva neanche un tiro in porta agli avversari e creava tantissime azioni da gol. Il primo tempo è stato di studio, poi nella ripresa ci si è scatenati con Hamsik e quel diavolo di Callejon che ha segnato un’altra doppietta dopo quella rifilata il 27 agosto scorso al Milan. Senza la presenza ingombrante di Higuaìn è diventato lui per il momento il capocannoniere del Napoli. Sta viaggiando meglio del Pipita che alla Juventus viene considerato un marziano. Giusto pensare che la Signora possa ammazzare il campionato ma qualcuno si dovrebbe ricordare che alle spalle a -2 in classifica c’è sempre la formazione di Sarri. Che se sulla sua strada non avesse trovato l’addizionale di porta Rocchi a Pescara, a quest’ora sarebbe a punteggio pieno. Ma inutile guardarsi indietro. L’attualità dice che il Napoli è una forza importante del campionato che ha in rosa dei calciatori esperti ma pure tanti giovani che possono rendere sicuramente nel futuro ma lo dovranno fare anche nel quotidiano. Zielinski, per esempio, non ha per niente risentito del passaggio in un grande club. Alla terza giornata di serie A è diventato titolare al posto di Allan ed è stato uno dei migliori in campo. Sicuramente la conoscenza di Sarri è stato fondamentale così come lo fu nello scorso torneo epr Hysaj. Verranno anche tempi bui, ma adesso la rosa è più completa e dire di aver perso un grande bomber ci può stare ma per il momento nessuno se ne è accorto. Adesso si deve guardare avanti per cercare di fare bella figura in Champions League. Dove martedì si comincia in casa della Dinamo Kiev. Che sulla carta può sembrare un’avversaria abbordabile ma in campo sarà tutt’altra cosa. Sarri ha fatto un po’ di turn over proprio per presentarsi in Ucraina con una formazione più fresca e desiderosa di giocare al calcio come sa per far parlare di sè anche a livello europeo.
Fonte: Il Roma