L’ultima partita della Dinamo Kiev non è stato certo una passeggiata: dura la trasferta contro la capolista Shakhtar, l’1-1 in trasferta venerdì sera (gol del vantaggio realizzato da Gusev). Valeri Fedorchuk, centrocampista della Dinamo Kiev ha fotografato così il momento: «Non siamo soddisfatti del risultato, ma abbiamo comunque giocato da squadra. Abbiamo provato a vincere, non siamo riusciti a concretizzare, ma cresceremo partita dopo partita. Stanchi in vista del Napoli? Abbiamo già giocato molte partite di campionato, miglioreremo la condizione col passare del tempo». Una voglia che la Dinamo Kiev intende trasferire subito nell’esordio in Champions League, manifestazione dove l’anno scorso è riuscita ad arrivare agli ottavi di finale (eliminazione contro il Manchester City) dopo aver passato il girone eliminatorio con il Chelsea ai danni del Porto. L’uomo di spicco è Yarmolenko, nazionale ucraino, a segno contro l’Islanda la scorsa settimana nel match di qualificazione per i mondiali: centrocampista offensivo, schierato nel tridente d’attacco da Rebrov, il tecnico che subentrato al mito Blokhin ha vinto gli ultimi due titoli consecutivi. Attacco completato da Moraes, punta centrale, miglior realizzatore stagionale con 4 reti e da Gromov. Un calcio offensivo quello degli ucraini, d’altronde Rebrov è un ex attaccante della Dinamo Kiev, in assoluto il bomber più importante con 31 reti. L’insidia maggiore è rappresentata dal fatto che la Dinamo Kiev è più avanti nella preparazione: la stagione è cominciata infatti il 23 luglio. Cinque vittorie, una sconfitta e un pareggio, 16 punti e secondo posto in classifica a tre punti dalla capolista Shahktar, la rivale di sempre per la vittoria del titolo in Ucraina. L’anno scorso la Dinamo Kiev chiuse al primo posto con nove punti di vantaggio, in questa stagione il duello si preannuncia più combattuto. L’ultimo incrocio della squadra ucraina, la Juventus dell’Est che ha vinto ben 27 titoli, con le squadre italiane c’è stato con la Fiorentina nei quarti di finale di Europa League del 2014-2015: i viola passarono il turno con l’1-1 fuori casa e il successo per 2-0 al Franchi. Sempre pericolosa la trasferta in Ucraina, anche se per ragioni climatiche sarebbe stata molto più insidiosa a dicembre. Rebrov si affida al 4-3-3, in porta c’è un vero e proprio monumento della Dinamo Kiev, il portiere Shovkovski, 41 anni, tesserato da ben 23 anni. Difensore centrale Vida, nazionale croato, protagonista anche agli ultimi Europei in Francia, cercato in estate dal Torino. La Dinamo Kiev ha un’esperienza sicuramente maggiore rispetto al Napoli in riferimento alle partecipazioni alla Champions League: nell’edizione 2010 fu sconfitta nell’ultima partita del girone eliminatorio dall’Inter di Mourinho in rimonta (2-1). Si illuse con il gol iniziale di Shevchenko, poi ribaltato dalle due reti nel finale di Milito e Snejider. Vittoria rocambolesca che consentì all’Inter di superare il turno e di arrivare poi fino in fondo e di vincere la Champions in finale sul Bayern Monaco.
Tratto da Il Mattino