Serie B, solo un pari per la Salernitana

«Devo fare un plauso alla squadra. I ragazzi hanno saputo soffrire e venire fuori, meritando il pari contro un’ottima squadra». Il co-patron della Salernitana, Marco Mezzaroma, è visibilmente oddisfatto. «Forse siamo partiti con un po’ di timore – aggiunge – ma poi i ragazzi si sono sciolti. Inoltre bisogna considerare che giocavamo all’Arechi per la prima volta in questa stagione, su un prato che solo poche settimane fa era ridotto male. Voglio anche dire che ragazzi come Mantovani si sono trovati per la prima volta ad affrontare un match importante con ventimila persone sugli spalti. Insomma, è andata bene. Voglio proprio vedere quante squadre riusciranno a non perdere contro avversari come lo Spezia e questo Verona».
SANNINO OK. Ed ecco Sannino, anche lui soddisfatto: «Siamo partiti un po’ contratti, non riuscivamo ad esprimerci, ma poi le cose sono cambiate. La squadra ha cominciato a giocare e nella ripresa avrebbe meritato qualcosa in più. Certo, abbiamo ottenuto due punti in due partite ma contro avversari di rango. Rispetto a La Spezia, quando siamo partiti bene e poi abbiamo faticato nel finale, abbiamo concluso in crescendo». Poi un plauso al pubblico: «Quando sono entrato in campo mi sono commosso. Ringrazio i tifosi, che ci hanno spinto e mi hanno fatto capire che questo lavoro fa ancora per me perché mi emoziona». Infine una stoccata a Coda e Donnarumma: «Sono due ottimi calciatori, ma devono partecipare di più alla fase di non possesso. Rispetto allo scorso anno è cambiato qualcosa: c’è Sannino».
PECCHIA, CHE VERONA. La partenza del Verona è stata devastante per personalità, qualità e fisicità. «Forse in quella fase – dice Pecchia – avremmo dovuto concretizzare di più. In ogni caso era un test importante per noi, in un ambiente caldo e contro un’ottima squadra. E lo abbiamo superato. Non parlatemi di presunzione, mi arrabbio». Simone Ganz ha fatto di nuovo gol alla Salernitana. Aveva già segnato col Como, la rete del 2-1, dando la vittoria ai lariani. Il papà, quando era all’Atalanta, firmò nel 1995 il gol che regalò la A agli orobici, facendo svanire il sogno promozione di Delio Rossi. I 111 tifosi veronesi sono arrivati all’Arechi poco dopo le 20, scortati dalle forze dell’ordine. L’area del settore ospiti era stata isolata dal resto dello stadio. Oggi, intanto, un salernitano purosangue, Enzo Maresca, si legherà per un anno al Verona.

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