Il Collana? Per la Regione deve essere messo in sicurezza, poi se il Comune lo apre si assume le sue responsabilità».
Fulvio Bonavitacola – vicepresidente della Regione – replica a distanza all’assessore allo Sport del Comune Ciro Borriello che invece è sicuro che l’impianto nei primi giorni della prossima settimana riaprirà. E allo stesso sindaco Luigi de Magistris che ha confermato quanto dichiarato dall’assessore. Insomma, vicepresidente Bonavitacola, il Collana è l’ultimo – in ordine di tempo – motivo di guerra tra Regione e Comune?
L’impianto è agibile oppure no? «In primo luogo bisogna dire che tra amministrazioni si dialoga e non si litiga. Il Collana è della Regione e dato in comodato d’uso al Comune. Il comodato è scaduto e la Regione ne ha chiesto la restituzione per eseguire interventi di riqualificazione e restituirlo all’utilizzo delle società o dei singoli praticanti. Interventi di due tipi: il primo è di messa in sicurezza. I tecnici segnalano precarietà e fatiscenza e bisogna evitare eventuali danni agli utenti. Poi c’è la fase due dei lavori, quelli di ammodernamento e di potenziamento dell’impiantistica. È chiaro che ciò che urge è provvedere alla messa in sicurezza».
Tuttavia, sindaco e assessore sulla sicurezza non sembrano avere preoccupazioni. Come lo spiega? «Non mi posso pronunciare sull’agibilità non sono un tecnico. I tecnici però mi dicono che c’è necessità della messa in sicurezza».
Il Comune come ha risposto alla richiesta della Regione di restituzione dell’impianto? «Al momento l’impianto, nonostante una formale richiesta della Regione, non è stato riconsegnato dal Comune. Pertanto, ogni suo utilizzo comporta una decisione del Comune con le connesse responsabilità del caso. Devono essere fatti lavori nell’immediato e anche in prospettiva per migliorare lo stadio».
Sulla prospettiva come stanno le cose? «Come è noto, la Regione ha espletato una gara per la concessione dell’impianto ad un soggetto che si obbligasse a corrispondere un canone d’uso, e dal realizzare a proprie spese sia gli interventi di messa in sicurezza, sia interventi di ammodernamento e potenziamento. Devo precisare che per questa seconda tipologia di interventi, l’offerta risultata aggiudicataria prevede anche interventi edilizi che richiedono l’accertamento della presupposta conformità urbanistica. La dichiarazione di conformità urbanistica è materia del Comune. E per questo abbiamo deciso d’intesa con Palazzo San Giacomo di tenere una apposita conferenza di servizi nei prossimi giorni». Si terrà dopo il ricorso della Giano che verrà discusso in Consiglio di Stato il giorno 8 che si è opposta all’aggiudicataria attuale? «Sì, la conferenza si riunirà dopo quella data. Credo sia una richiesta di sospensiva al Consiglio di Stato».
Dovesse essere concessa la sospensiva cosa accadrà? «Agiremo di conseguenza, vale a dire che almeno gli interventi di messa in sicurezza dovranno essere eseguiti con altra procedura, mentre per la seconda fase di ristrutturazione dovrà necessariamente attendersi l’esito del giudizio che mi auguro possa essere il più veloce possibile».
Se il Collana dovesse rientrare tra gli impianti che ospiteranno le Universiadi del 2019, avrebbe ancora senso affidarsi ai privati per ammodernalo? La stessa necessità della Conferenza dei servizi per chiarire gli aspetti urbanistici del nuovo impianto verrebbe a cadere, non trova? «Al momento, l’agenzia per le Universiadi sta definendo con la Fisu, Federazione italiana sport universitari, l’elenco degli impianti da utilizzare e il Collana non rientra in quell’elenco. Certo in futuro potrebbe rientrarvi tuttavia eventuali lavori in ambito Universiadi dovrebbero essere compatibili con le gare che inizieranno nel 2019».
Al netto del normale iter burocratico e istituzionale non crede che Regione Comune dovrebbero parlarsi? A Il Mattino risulta che un incontro al riguardo dovrebbe esserci a stretto giro. «Sono convinto che il Comune ha piena legittimazione ad avere tutte le garanzie, perché l’impianto sia restituito all’uso degli sportivi e all’uso pubblico ed è giusto che faccia sentire la sua voce a cui la Regione è sempre attenta. Sono convinto e spero che questa voce sia rivolta a creare quel rapporto di collaborazione istituzionale che i cittadini si aspettano da due enti pubblici».
Ci potrebbe essere una schiarita dunque nei rapporti? «La prossima settimana, nell’interesse degli utenti, e a prescindere dai discorsi di prospettiva, urge accertare la sussistenza di tutte le condizioni di sicurezza per l’utilizzo dell’impianto, così come sarà importante definire un programma dei lavori per stralci funzionali che consentano sempre l’utilizzazione del Collana».
Fonte: Il Mattino