Nel 2013-2014, nell’ultima partecipazione alla fase a gironi, alla fine della stagione la Uefa assegnò al Napoli circa 38 milioni di euro, tra market pool e premi vari. La stessa cosa era avvenuta nell’estate del 2011: e De Laurentiis fece impennare gli stipendi da 28,3 milioni a 41,2 milioni. All’incirca un incremento del 45 per cento in più. La crescita del Napoli di De Laurentiis è nel boom dei suoi stipendi: nel primo anno di A, nel 2007, il Napoli non raggiungeva i 20 milioni (decimo club in serie A) e il suo top player era Zalayeta con 900mila euro. La crescita, da quel momento è stata graduale: 28,9 milioni l’anno dopo, lo scatto a 37 milioni, nel 2009 e poi via così fino all’Everest del 2015-2016. Attenzione: è solo una stima arrotondata per difetto. Perché con l’adozione dei contratti flessibili adesso ogni giocatore può legare i propri introiti agli obiettivi personali più disparati. Ma dà l’idea del valore della rosa azzurra. Fonte: Il Mattino