Non gli basta più trarre il massimo dall’organico a disposizione, come ha sempre fatto, stavolta dovrà trarre molto di più da se stesso. La scorsa stagione ha conquistato tutti attraverso una solida identità di gioco: il 4-3-3.
Metterà in discussione, sollecitato anche da De Laurentiis, il suo dogma? Visti i sette acquisti, e la campagna da 116 milioni di euro, saranno tanti i tentativi tattici che Sarri dovrà provare o sarà costretto a provare: tentativi necessari perché l’allenatore azzurro ha trovato in alcuni neoacquisti, come Rog e Zielinski, caratteristiche che prima non aveva nella rosa.
Le varianti Il 4-3-2-1, con Allan, Diawara, Hamsik; Mertens, Insigne e Milik unica punta potrebbe essere la soluzione in corso d’opera, quando gli avversari bloccano gli esterni, le ali hanno difficoltà a raggiungere il fondo e allora si punta a vie centrali. Non il massimo del gradimento. Molto meglio, senza dubbio il 4-4-2 perché consentirebbe di impiegare i giovani che De Laurentiis adora. Per esempio, Rog e Diawara potrebbero occupare le due posizione in mezzo alla linea a 4 della mediana, consentendo a Callejon di spaziare sulla destra e a Mertens o Insigne dalla parte opposta. In tal caso le due punte sarebbero proprio Gabbiadini e Milik. Un modo per sfidare il mondo con tanta qualità alla fonte del gioco. Il sogno di De Laurentiis Il tweet di presentazione di Rog ha svelato il suo desiderio: rivedere il suo Napoli con il 4-2-3-1 da cui Benitez non si è mai smosso. Gli interpreti giusti, questa volta ci sono: uno è Rog, l’altro è Zielinski. Il primo ha come alternativa Allan, l’altro Hamsik. I soliti esterni aggressivi e l’area attaccata in due modi: con Milik che suggerirà la profondità e raccoglierà cross; e con le incursioni di Callejon e Gabbiadini, gente dalla gamba sveglia. Uno schieramento stra-offensivo di qualità, ma anche di grande corsa che offrirebbe pochi riferimenti alle difese avversarie.
Fonte: Il Mattino