Pepe Reina, leader del Napoli dentro e fuori dal campo, purtroppo ha iniziato questa stagione tra problemi muscolari e due match disputati non alla grandissima. Di lui parla, in un’intervista a Il Mattino, un ex portiere azzurro, Pino Taglialatela.
Pepe merita massima fiducia. Anche se… “È penalizzante non aver potuto svolgere interamente la fase del lavoro durante il ritiro. Equivale a iniziare la stagione in maniera incerta e infatti è piovuta qualche critica di troppo. Ma a ben vedere, dei quattro gol subìti nelle prime due giornate gli si può addebitare soltanto la rete di Niang. È stato fatale un attimo di incertezza, e quando è andato giù con il corpo, il pallone era già passato”.
Sarri è preoccupato dalla convocazione in nazionale, segno forse che il giocatore non è ancora guarito totalmente dal punto di vista fisico? “Non conosco le metodologie di allenamento che i portieri svolgono a Castelvolturno: è chiaro che un portiere over 30 non può lavorare alla stessa maniera di uno più giovane. Cambiano i carichi e i tempi di recupero. Ovvio che se c’è qualche residuo di acciacco, meglio diminuire l’intensità del lavoro e guarire completamente”.
Come si allena un over 30? “Si lavora sulle motivazioni, sull’avvicinamento alla partita, sulla serenità che il portiere deve avere assolutamente quando entra in campo”.
Reina, comunque, titolare e Sepe prima riserva: siamo al sicuro per campionato e Champions? “Sepe ha sempre fatto il titolare, non è uno sprovveduto. La mia sensazione è che giocherà un discreto numero di partite. Probabilmente Sarri lancerà lui alla vigilia di sfide importanti in Champions, quando sarà meglio far concentrare Pepe solo sulle sfide internazionali”.