Uno degli obiettivi che Sarri si era prefissato, era quello di partire subito con il piede giusto in campionato, evitando una partenza ad handicap come quella della passata stagione. L’anno scorso il Napoli raccolse due punti nelle prime tre di campionato mentre ad oggi, dopo appena due partite disputate, il bottino di punti è già il doppio. Se questo obiettivo può dirsi raggiunto, rimane il rammarico per i troppi gol incassati da Reina, quattro in due partite, esattamente come dodici mesi fa. Venendo al match con il Milan, che rappresentava la partita di esordio stagionale tra le mura amiche del San Paolo, gli azzurri sarebbero dovuti ripartire da quanto di buono fatto nel secondo tempo di Pescara, magari con qualche cambio nell’undici titolare che avesse tenuto conto dell’ottimo stato psicofisico di coloro che si sono resi protagonisti della rimonta contro il delfino. Maurizio Sarri non ha disatteso le aspettative ed ha lanciato nella mischia sin dal fischio d’inizio sia Mertens che Milik. Proprio la nuova accoppiata azzurra, da qualcuno simpaticamente ribattezzata MeM’s, ha consentito di chiudere il primo tempo con un doppio confortante vantaggio. Il folletto belga ha costruito ed il bomber polacco l’ha messa dentro in entrambe le circostanze, nel tentativo di mettere una pietra sopra il recente passato, che si chiama Higuaìn. Nella ripresa è sembrato di assistere alla seconda partita della passata stagione. Dodici mesi fa era la Sampdoria a rimontare in appena tre minuti il doppio svantaggio mentre sabato scorso è stato il Milan a fare altrettanto, con non poche colpe da parte di Reina, in occasione del primo gol. Ci ha pensato Callejòn, magistralmente assistito da Zielinski, a regalare una doppietta a se stesso e la prima vittoria stagionale al Napoli. La partita con i rossoneri di Montella ha confermato la bontà dei nuovi acquisti estivi. Milik pare già ben integrato nello scacchiere azzurro, tanto da meritare immediatamente una chance da titolare, sfruttata al meglio grazie alla doppietta messa a segno, mentre Zielinski partito nuovamente dalla panchina, ha confermato che Sarri, quest’anno, avrà materiale sufficiente in panca da cui attingere per risolvere le situazioni ingarbugliate che si presenteranno a partita in corso. Napoli-Milan, di contro, ha anche confermato che il nodo legato ai portieri andava (andrebbe?) risolto poiché rischia di diventare un boomerang. Pepe Reina, che non ha ancora del tutto recuperato dall’infortunio che ne ha compromesso il ritiro precampionato, appare fuori condizione e l’incertezza in occasione del primo gol subito ne è la conferma. Avendo un dodicesimo affidabile, si eviterebbero debacle come quella di Udine, che mise la parola fine al sogno tricolore e si eviterebbe di forzare il portiere spagnolo nel caso di precarie condizioni fisiche. Mentre Valdifiori sembra destinato a vestire il granata di Torino, rimangono ancora un paio di casi spinosi che la società ed il tecnico azzurro dovranno risolvere. Parliamo di Insigne e Gabbiadini che sembrano remare in altra direzione. Se Manolo è affetto da broncio cronico, il talento di Frattamaggiore è distratto da aumenti di ingaggio e questione che poco hanno a che fare con il rettangolo verde. Per il Magnifico un periodo di panchina non potrà che rivelarsi benefico poiché il Napoli avrà bisogno anche di tutto il suo talento per recitare un ruolo da protagonista durante l’arco di questa stagione. Il calcio non può distrarci dall’esprimere massima solidarietà alle popolazioni duramente colpite dal terremoto e dal rendere omaggio alle numerose vittime del sisma. Purtroppo, anche un terribile episodio può diventare una buona occasione per colpire Napoli. Dalla città partenopea sono partite le prime azioni di solidarietà che hanno visto coinvolti le istituzioni cittadine, le associazioni ed anche la società di De Laurentiis. Tuttavia, i media hanno saputo soltanto dare risalto allo sciacallo colto in flagranza, dichiarando che fosse napoletano. Si è poi scoperto che in realtà si tratterebbe di un cittadino probabilmente straniero e comunque non napoletano. Un ignobile esempio di sciacallaggio mediatico, che si perpreta da troppi anni e che vede il sud, Napoli in particolare, vittima designata di questi disgustosi personaggi sedicenti opinionisti.
Riccardo Muni