L’inizio di campionato per Pepe Reina non è stato dei migliori, a partire dai problemi muscolari che lo hanno tenuto ad allenarsi in disparte per un pò di tempo. Ormai la ricerca del secondo portiere da parte del Napoli si è fermata, e sembra essere questa la gerarchia delineata, Reina, Sepe secondo e Rafael terzo. A parlare di questo al Il Mattino l’ex portiere del Napoli Luciano Castellini, tra i pali del Napoli da fine anni settanta a inizio anni ’80.
“Non conosco benissimo Reina, mi pare però che il suo rendimento resti tuttora una garanzia affidabile. Non è più un giovanotto ma ha l’esperienza necessaria per gestirsi a certi livelli sia in Italia che in Europa. Lo immagino il tipo che lascia scivolarsi addosso le critiche eccessive, dunque abbastanza forte mentalmente. A quell’età si può giocare alla grande per almeno altre due stagioni”.
Sepe dodicesimo è la giusta soluzione? “Rispetto agli altri ruoli, quello del portiere è il più delicato dal punto di vista della rivalità. Ci sono calciatori ai quali non dà fastidio, anzi si sentono ulteriormente stimolati, altri invece che mal digeriscono l’idea di avere il fiato addosso di un bravo collega. Io ero tra quelli che non sopportavano una cosa del genere. Non so Reina come la pensi, un portiere prima di andare in campo deve essere il più tranquillo di tutta la squadra”.