Partenza lenta, poi aumento del ritmo, calo, altra impennata: la partita del Napoli è una rincorsa a una stabilità atletica che ancora non può esserci. Più che di tattica, si deve parlare di forza nelle gambe, di condizione che sfugge anche per il caldo terribile di una stupenda domenica napoletana.
Quando è in possesso di palla, Montella schiera in partenza d’azione cinque attaccanti, i due terzini sono altissimi, ai fianchi del trio Suso-Bacca-Niang. Le spalle sono coperte dai tre mediani che aspettano la seconda palla per rilanciare l’azione. E’ una disposizione interessante, ma che stavolta non paga.
Ce ne sono diversi sparsi. Sull’1-0: Abate sbaglia la posizione. Sul 2-0: Kucka non ostacola nemmeno Milik. Sul 3-2: De Sciglio non chiude lo spazio a Callejon. Va da sé che l’unico davvero imperdonabile è di Kucka: l’espulsione per un’offesa all’arbitro è una sciocchezza che stende la sua squadra.
Dal gabbiotto dove Sarri è costretto nel finale arriva l’ordine giusto: fuori Allan, dentro Zielinski. Il secondo polacco fa lo strappo che riporta il Napoli avanti, taglia il campo in velocità e serve Mertens, al quale solo Donnarumma ha preso la misura, ma stavolta la sua respinta è un assist per Callejon.
Fonte: cds