LA SQUADRA
La Dinamo Kiev, primatista di titoli ucraini (15), ha ripreso a governare il calcio del suo Paese da un paio di stagioni. Non è soltanto un merito calcistico: il conflitto che ha devastato la nazione ha indebolito soprattutto lo Shakhtar, senza stadio e costretto ad emigrare a Lviv. Dopo 5 stagioni a secco, alla Dinamo è riuscita così una doppietta in campionato, più la coppa nazionale del 2014-15. Il passato era ugualmente glorioso, con 13 titoli sovietici più due Coppe delle Coppe e la Supercoppa europea. E poi negli anni Ottanta la squadra di Lobanovski formava praticamente tutta la nazionale dell’Urss.
L’UOMO CHIAVE
Sul mercato ha fatto partire Dragovic (Bayer Leverkusen), Petrovic (Sporting Lisbona) e Miguel Veloso, tornato al Genoa; in entrata Gladky, punta
dallo Shakhtar, e Gromov, centrocampista dal Vorskla. L’allenatore è Rebrov, ex partner di Shevchenko, il punto di forza Yarmolenko, punta esterna, molto legato al club e alla patria tanto che rinnovò il contratto fino al 2020 «per spirito dimostrativo»: non voleva far vedere che scappava di fronte al conflitto. Al momento è ancora a Kiev. Fonte: gasport