«Dovremo essere bravi a soffrire e ripartire. Si possono sbagliare aspetti tattici o tecnici, ma non l’atteggiamento: ci vogliono attributi». Beppe Sannino esorta la squadra ad avere carattere alla vigilia della trasferta di La Spezia. I granata partiranno oggi e ieri il tecnico di Ottaviano ha anticipato la conferenza stampa di
AVVERSARIO. Sannino è un ex, avendo militato nello Spezia da calciatore. Ma il suo pensiero va all’avversario di oggi. «Lo Spezia – dice – è una grande squadra, i calciatori giocano insieme da tre anni ed attuano un 4-3-3 molto aggressivo. In fase difensiva, poi, pressano alto, mentre in fase di possesso portano molti uomini dopo la linea del centrocampo. Hanno tecnica e corsa, Sciaudone è il simbolo: una mezz’ala che si butta dentro e fa delle incursioni la sua forza. Inoltre lo Spezia sarà sostenuto da un pubblico numeroso, ma anche da Salerno arriveranno tantissimi tifosi pronti a supportarci».
MODULO. Ma come giocherà la Salernitana? «In ritiro abbiamo lavorato con due sistemi. Sicuramente non voglio creare problemi ai ragazzi, quindi partiamo con ciò che sappiamo, basandoci sui sistemi già sperimentati». Dunque, sarà 4-4-2. Ma Rosina ci sarà? «Per un calciatore con il fisico come il suo – sottolinea Sannino – ci vuole poco per entrare in forma. E poi Alessandro ha anche lavorato prima di raggiungerci. Devo solo capire quanto tempo possa durare in campo e quanto potrebbe darmi a
FORMAZIONE. C’è un solo ballottaggio alla vigilia di questa partita, quello tra Moro e Busellato. Uno dei due affiancherà Odjer in mezzo al campo. In difesa, il giovane Mantovani dovrebbe spuntarla su Schiavi al centro, mentre Laverone e Vitale saranno i due terzini. Sannino ha sempre detto di voler riservare grande attenzione alla fase difensiva. «Quando costruisci una squadra si parte da dietro. Tutti cercano gli attaccanti a fine campionato, io punto sempre a migliorare la difesa. Schiavi – conclude – è fermo da sei giorni, ma sotto l’aspetto medico preferisco non esprimermi. Il primo bilancio è positivo. Ho fiducia nei miei ragazzi, ma da allenatore dico che c’è ancora molto da fare. Non mi posso accontentare, l’asticella deve ancora alzarsi. Una grande squadra non prende gol al 90’, come col Pisa. Ho letto che alcune previsioni ci danno penultimi in questo campionato. Meglio. Le favorite sono le tre squadre retrocesse dalla A, poi Cesena, Spezia e Novara».
Corriere dello Sport