Eccoli, dunque, i tre giovanissimi pronti ad affacciarsi dalle parti del San Paolo. Sprovveduti non si direbbe; eppure ognuno, nel suo piccolo, ha una storia da raccontare, pregi e difetti, limiti e margini di crescita. Non va sottovalutato, ad esempio, il comportamento di Diawara a Bologna (non s’è presentato in ritiro perché voleva essere ceduto) o le resistenze iniziali di Zielinski, che al Napoli preferiva il Liverpool salvo poi accorgersi – per sua fortuna non in ritardo – che quello di Klopp era interesse relativo e non concreto. Toccherà ora a Sarri collocarli in campo favorendone la crescita, soddisfacendo la richiesta (implicita) della società di valorizzarli nel più breve tempo possibile, arricchendo la squadra (e quindi il club) con talenti non più prospettici ma pronti subito, nell’immediato, da utilizzare indifferentemente in Serie A o in Champions, da alternare ai titolari senza indugi, rompendo il fantasma dei “titolarissimi” – Allan-Jorginho-Hamsik – che (ancora) aleggia dalle parti di Castel Volturno. Diawara sarà perfetta alternativa all’italo-brasiliano e a Valdifiori, regista atipico con doti fisiche ma anche tecniche, con buona visione di gioco e capacità di giocare a due tocchi, proprio come richiede Sarri; Zielinski, ambidestro, sarà utilizzato indifferentemente come interno destro o sinistro, al fianco di Hamsik oppure al suo posto, a seconda delle esigenze; Rog, trequartista ibrido, classe ’95, potrebbe giocare ovunque: ha piedi da regista, inserimenti da mezzala ma anche rapidità da trequartista (o da esterno). Fonte: Ilo Roma