C’è il rischio – serio – di doversi preparare alla maratona o al supplemento della stessa: perché ormai nessuno più ricorda da quando si stia parlando di Nikola Maksimovic. Ma è il momento delle certezze e una esiste già: alle 23 del 31 agosto, dunque mercoledì prossimo, chi è dentro è dentro e chi è fuori rimarrà fuori. Il conto alla rovescia va esaurendosi e su Maksimovic si registra la strategia di sempre: c’è un giocatore che ha deciso (autonomamente) di voler andar via e che, avendo riscontrato difficoltà oggettive per essere liberato, ha scelto di starsene a casa; c’è un club, il Napoli, che vorrebbe acquistarlo, pagandolo un bel po’: si è arrivati a venticinque milioni di euro, però pare non bastino, non a Cairo, che, essendo proprietario del Torino e titolare dei diritti acquisiti attraverso l’esistenza d’un contratto, tergiversa, arrabbiato, per l’atteggiamento del proprio calciatore. Qui non è il caso di mettersi a leggere nella palla di cuoio, né di avanzare ipotesi: i fatti sono riconducibili ad una evoluzione lentissima, che però tiene viva la trattativa. Maksimovic vuole il Napoli, che aspetta Maksimovic ed anche una risposta del Torino all’ennesimo e forse anche ultimo assalto: poi, caleranno i titoli di coda. Ma c’è uno spiraglio, ne sono convinti a Castel Volturno, e questo ha indotto al cauto ottimismo: però certe sensazioni vengono custodite, in attesa che maturino gli eventi entro questo fine settimana, da vivere con il pathos.
Fonte: Corriere dello Sport