L’ultimo «sì» è arrivato ieri a pranzo quando Ramadani, il potente manager di Maksimovic, ha sentito il ds Giuntoli per ribadirgli che per il difensore serbo non ci sono alternative al Napoli. Una bugia? Forse, perché si sa che in Inghilterra il West Ham e il Chelsea si stanno sbracciando per attirare le loro attenzioni e che se uno dei due dovesse presentare una offerta superiore ai 20 milioni di euro, Cairo dirotterebbe senza indugi in Premier il suo ammutinato. E Ramadani non esiterebbe a lasciare il Napoli con un pugno di mosche. Ieri, finalmente, l’apertura tanto attesa: il direttore sportivo del Torino, Petrachi, ha quasi fatto un invito sotterraneo al Napoli: «Trattiamo con loro da gennaio, tante parole ma pochi fatti… se vogliono il giocatore è il momento di affondare il colpo…». Non c’è bisogno di un traduttore per capire l’antifona: ancora un ultimo rilancio – magari fino a 28 milioni di euro – e l’affare è fatto. Nella realtà, il rush finale del mercato parte con la certezza che il Napoli è nettamente in pole per Nikola Maksimovic: primo, perché è la società che è pronta a staccare l’assegno più alto. Fonte: Il Mattino