il club olandese aveva fatto di tutto per non lasciarlo andare. Perfino un comunicato stampa nel quale si giurava che Milik non si sarebbe mosso in questa sessione estiva. Invece il Napoli è riuscito a prenderlo, pagando ben 31 milioni di euro. Una mossa obbligata, perché Milik prima o poi sarebbe finito in una grande squadra. Lo stesso destino, forse, di Robert Lewandowski, oggi stella del Bayern Monaco e uno degli attaccanti più forti al mondo. Insieme hanno giocato agli Europei, una coppia che ha portato Milik a segnare nel debutto contro l’Irlanda, e coronare così un sogno, poi svanito
contro il Portogallo ai rigori. E poi il volo verso Napoli, la città che lo aveva conquistato da subito. Quella piccola vacanza a Capri, di fatto, lo aveva già convinto. E allo stesso modo si sta convincendo Maurizio Sarri. “AREK”, come è soprannominato Milik, vuol dire “Montagna di forza” in ebraico. Un nome che non è casuale: il polacco è tra i migliori nei test fisici, e in area di fa valere con forza, ma anche tecnica.I suoi numeri dicono che potenzialmente può seguire le orme di Higuaìn, e l’allenatore azzurro sembra già molto soddisfatto delle sue prime settimane di lavoro. Forse non giocherà titolare contro il Pescara, ma che il posto da titolare diventerà suo è nell’aria. Un destino che pare scritto, come quando a 16 anni, orfano di padre, il Tottenham lo aveva praticamente comprato. Ma lui rifiutò perché voleva stare con la madre. Troppo presto partire a quell’età. Ma adesso no. Napoli lo ha chiamato e il clima mite e le bellezze della città lo hanno già conquistato. L’amicizia con Mertens lo sta aiutando ad ambientarsi al meglio, e l’arrivo del connazionale Zielinski sta rendendo più facile il suo ambientamento. Quello che si aspetta è di diventare familiare anche ai tifosi, che lo hanno accolto con un po’ di freddezza, ma presto potrebbero “innamorarsi” di lui. Fonte: Il Roma