Nel prossimo fine settimana sta per iniziare il campionato di serie A, ma il mercato la fa ancora da padrone con le ultime mosse dei club per dare ai rispetti allenatori compagini all’altezza della situazione. Ilnapolionline.com ha intervistato l’allenatore del Gragnano Giuseppe Fusaro sul momento degli azzurri e sulle aspettative del vivaio partenopeo.
Dopo l’ottima stagione con l’Ischia Lega pro, adesso il Gragnano, cosa ti aspetti da questa stagione con il club della serie D? “Ho avuto diverse occasioni, situazioni in atto, con società professionistiche, ma nulla è andato in porto perché non c’è stata un unione di intenti su alcuni aspetti, oppure in qualche occasione. Volevano farmi fare da collaboratore, però lo ritenevo un freno al mio percorso, qui invece per il sesto anno farò un campionato nazionale ed in più al Gragnano mi hanno dato l’opportunità di farmi seguire dal mio staff (quattro persone) cosa non da poco per una squadra di serie D”.
Quest’anno il settore giovanile partenopeo, compreso l’Under 16 avrà la possibilità di giocare con i pari età, cosa ti aspetti dalle quattro compagini del Napoli? “Il settore giovanile del Napoli sarà sicuramente protagonista con gli Allievi, ora denominati Under 17, del mio amico Massimo Carnevale, andranno fino infondo. I 2001 raccoglieranno i frutti del gran lavoro di Mimmo Panico dello scorso anno. I Giovanissimi non li conosco, mentre la Primavera la vedo maggiormente competitiva rispetto allo scorso anno. Recentemente li ho affrontati in un test a Roccaraso e sono una squadra con buone individualità, possono fare meglio della passata stagione”.
Quest’estate il responsabile del vivaio Gianluca Grava e il suo scouting hanno effettuato un ottimo lavoro in sede di acquisti. Cosa ne pensi? Lo scouting del Napoli ed il suo responsabile fanno il possibile, soprattutto in relazione alle risorse che hanno e che la società mette in preventivo per il settore giovanile. Rispetto agli anni passati stanno lavorando molto meglio, partendo soprattutto dal basso. Andare nelle varie scuole calcio e prendere i calciatori per il vivaio è un ottimo segnale per cominciare a far crescere un settore giovanile, aspettiamo ora solo il verdetto del campo”.
Il Napoli sul mercato ha deciso di puntare sui giovani di talento, elementi che possono con il tempo dare il meglio di loro. E’ una politica che tu condividi? “Assolutamente d’accordo, però investirei maggiormente in strutture e risorse per i talenti nostrani. L’altra sera il Barcellona ha fatto esordire un ‘97, sostituendo un certo Iniesta. Stessa cosa si verifica in altri paesi, faccio fatica purtroppo a trovarne qualcuno della primavera degli anni passati (tranne Insigne) che giochi con continuità e mi auguro che ci sia la volontà di investire per davvero sui giovani”.
Quest’estate ci sono state diverse problematiche tra il Napoli e gli agenti dei calciatori azzurri. A tuo avviso chi ha ragione su queste situazioni che si sono andate a creare? “Non credo che riguarda solo i procuratori o le società, purtroppo ci troviamo di fronte ad un mondo in cui i soldi la fanno da padrone. Ad esempio il problema relativo ad Insigne, sta nel fatto che si può comprendere che non sia contento e voglia un adeguamento, però ritengo dal mio modestissimo parere i tempi non corretti. Se hai rinnovato lo scorso anno, non puoi ogni stagione chiedere un adeguamento, ma è un problema atavico e temo che non sarà l’ultimo non solo in casa Napoli ma riguarderà tutti gli altri club”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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