C’è la fila per il bomber cresciuto in casa, il Napoli fa finta di non sentire. Sirene anche dalla Spagna

Ci sarebbe la fila: un’Europa che chiama e il Napoli che evita di rispondere. Perché l’ultima fumata (nera) conferma l’intenzione: Gabbiadini non si cede, non ora certamente. Il mercato non va vissuto con previsioni di pancia: può accadere di tutto e anche l’esatto contrario, tranne che il «pokerista» di domenica sera possa andare (e poi in prestito) al Porto, che certo vorrebbe ma che lancia messaggi trasversali, attraverso il tam tam.  Il Napoli non è disposto a sedersi, attualmente: e, dovesse farlo, non ci sarà una sola possibilità, come sussurrano dal Portogallo, che si apra una porticina per ottenere il bomber in prestito. Ipotesi impraticabile in generale, ma in particolare con il Porto, che al Napoli ha lasciato un bel po’ d’amarezza per un braccio di ferro ad oltranza ed infruttuoso su Hector Herrera. Però non siamo ai dispetti, ma alle valutazioni: Gabbiadini è, con Milik, il punto di riferimento di questi giorni e lo sarà, chiaramente, se non dovesse cambiare alcunché. Chi ha provato ad avvicinarsi verso Castel Volturno – per esempio il West Ham o anche il Southampton e più in là il Wolfsburg – ne è stato informato.
Il Porto ha tentato, in qualche modo, di arrivare ad un goleador made in Naples e, dopo aver pensato a Gabbiadini, è stato accarezzato dall’idea di provare a chiedere Zapata, che però sta (bene) a Udine e che non può essere liberato, a questo punto neanche pagando la «clausola» da due milioni di euro. E comunque non c’è verso di provare a forzare non solo la mano, ma neanche la volontà: Hector Herrera, e quella prova di forza, ha rappresentato una ferita troppo grossa. Volendo (e comunque sarebbe difficile), sarebbe indispensabile una super-offerta.  Fonte: corsport

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