Titani contro. Il nostro Russo contro un russo vero e fortissimo, Tishchenko, campione del mondo in carica dei massimi (e dunque successore di Clemente, iridato nel 2013): si affronteranno nei quarti, lasciando uno dei grandi favoriti della categoria (l’altro è il cubano Savon) fuori dalle medaglie. Ma se vorrà finalmente sfatare il tabù d’argento (due secondi posti a Pechino e Londra), il capitano azzurro, dopo l’atterraggio morbido contro il tunisino Chaktami negli ottavi (lunedì, ha un bye al primo turno) dovrà venire a capo dell’omaccione (196 cm) di Belgorod. A dire il vero, per il d.t. Damiani sarebbe più pericoloso Savon, mentre il c.t. Bergamasco coglie un’incongruenza: «E’ difficile immaginare che Clemente non sia, per risultati e carriera, tra i primi 4 del mondo della sua categoria, e quindi testa di serie alta, ma tant’è: la squadra è ben preparata, e ormai non esistono più turni facili». Cappai, in gran forma, trova subito lo statunitense Hernandez e poi il russo Egorov, mentre Mangiacapre, bronzo uscente nei 64 kg ma qui nei 69, può incrociare il kazako Yeleussinov nei quarti. Il match decisivo per la Testa, nei 60 kg, e se passerà l’ostacolo australiano Watts, sarà invece il quarto con l’iridata francese Mossely. Fonte: gasport