Grande imprenditore e soprattutto tifoso del Napoli, Giuseppe Russo ha lasciato increduli supporters e addetti ai lavori con la sua esperienza. Russo infatti ha raggiunto Dimaro, partendo dal comune di Cicciano (NA), in bici: 1000 km di passione, come recita il nome dell’associazione da lui stesso creata. I microfoni de ilnapolionline hanno raccolto in esclusiva il suo entusiasmante racconto, ricco di aneddoti e curiosità.
Ci racconta come è nata l’idea e cosa lo ha spinto a compiere questa “follia”?
“Al di là dell’essere tifoso, appassionato di viaggi e bicicletta, questa esperienza nasce dall’idea di percorrere l’Italia, da Napoli a Dimaro, incontrando quanti più possibili Napoli Club lungo la tratta, quasi a voler stendere un filo azzurro e consumare un abbraccio virtuale tra tanti supporters del Napoli. Il progetto è riuscito in maniera soddisfacente, ho incontrato tifosi dei club di Acerra, Caivano, Mondragone, Formia, Sabaudia, Ostia e salendo fino a Modena e Mantova. Ad accorglierci qui a Dimaro poi ci ha pensato il Napoli Club Trento. Questo è un doveroso omaggio a chi mi ha accolto ed, a seconda dell’orario, mi ha offerto colazione o un piatto di pasta, oltre a regalarmi sciarpe e scattare foto insieme. Il piacere è stato doppio, si è unita la passione di visitare posti caratteristici dell’Italia con la bicicletta, man mano che si avvicina il traguardo c’era il pensiero di poter abbracciare i miei beniamini. Questo è in breve il leit motive della mia iniziativa, con doverosi ringraziamenti agli amici dei vari club Napoli, alla mia fidanzata ed a mio fratello che ha sponsorizzato il tutto, con magliette e gruppo Facebook creato apposta. Chiaramente un saluto va anche a questa comunità che è stata coinvolta con immagini nelle diverse puntate della mia avventura.”
E dunque ci parli del viaggio in sè, quanto è durato e le diverse notti trascorse.
“Il viaggio è durato 10 giorni, anche se in realtà sono 9 di calendario in bici, per un totale di 1070 km. Ci sono state soste in un pò tutte le ragione: Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Lombardia, per poi giungere chiaramente in Trentino. Tutte rigorosamente prestabilite, seppur non in maniera netta, ma c’era l’intenzione di dormire 5 notti in camping, avendo una tenda con me, 3 volte in case private di amici e parenti e l’ultima in hotel, data l’impossibilità di trovare un campeggio. Un altro dato tecnico da aggiungere è che la mia bicicletta pesa 13 km, oltre ai 15 di bagagli indosso che, a lungo andare, si sono fatti sentire. Le tappe percorse andavano dai 70 ai 170 k, quest’ultima in pianura perchè quelle montane erano più difficili e con temperature alte, vicine ai 37-38 gradi soprattutto nel centro Italia.”
Qual è il suo rapporto col Napoli, puramente da tifoso?
“La passione per il Napoli è stato il volano che ha mosso quest’inizativa, sono solito seguire la squadra in trasferta in compagni della mia fidanzata, oltre chiaramente al San Paolo. Ho sempre praticato sport da ragazzo, ciclismo, calcio e pallamano anche se non è una disciplina molto sponsorizzata. Il mio desiderio è incontrare Maurizio Sarri che, a mio punto di vista, è un uomo di sport, puntando tutto sul lavoro, sacrificio e passione: non a caso, in un mondo del calcio sporcato dal dio denaro, il messaggio di semplicità è un qualcosa che stona ma che probabilmente sarebbe da seguire, per il ritorno ad uno sport autentico. Il mio scopo è quello di stringere la mano a Sarri, in quanto portatore delle sue stesse idee relative al calcio ma non solo.”
Si aspetta a questo punto una sorta di gratificazione dal campo e dal mercato?
“Sul mercato mi aspetto che prima di tutto si risolva la vicenda Higuain, per permettere al Napoli di operare o quantomeno aggiustare il proprio tiro. Inoltre, ma questo da anni, il Napoli manca di ottimi centrocampisti, in altri ruoli, grazie al lavoro di Sarri ed al materiale a disposizione, invece si è coperti. Mancano ripeto un paio di centrocampisti, uno di costruzione, l’altro di rottura, fondamentali per una grande squadra.”
A cura di Mario De Martino