Bruno Satin, infastidito da chissà quali notizie di fumate bianche provenienti dal quartier generale del Napoli in Val di Sole, ha deciso che non era il caso di passarci sopra. «Noi pronti al rinnovo? E chi lo ha detto?». E così, dopo una specie di pax siglata per amor di patria, Satin riprende l’ascia di guerra che non aveva mai veramente sotterrato e la scaglia contro il Napoli. «La voglia del giocatore è quella di andar via, e i segnali arrivati dal club non motivano il ragazzo a restare». Punto e a capo. Il Napoli e Koulibaly, dunque, l’un contro l’altro armati. Nemici? Beh, di certo il clima non è di distensione. Tanti sono gli spettatori intorno. La storia è un grumo di dichiarazione al vetriolo, di proposte e di rifiuti. E di rilanci. La verità è semplice: Koulibaly vuole più soldi perché l’Everton e il Chelsea sono disposti a ricoprirlo d’oro (almeno cinque milioni a stagione). L’ultimo rilancio del Napoli è arrivato sabato, quando De Laurentiis ha incontrato a Dimaro Satin: «Dicono che è un grande giocatore, ma poi non lo trattano da grande giocatore», lo sfogo dell’agente a «Si gonfia la rete» su Radio Crc. «Hanno fatto sapere che siamo vicini al rinnovo? Forse i dirigenti hanno capito questo, ma Kalidou vuole andare via». Un muro contro muro, non c’è che dire. Perché il Napoli ha proposto un significativo aumento del suo attuale ingaggio (attualmente lo stipendio è di 800 mila euro e il contratto scadrà nel 2019) ma a Satin non basta. E allora minaccia: «Il ragazzo nel Napoli non è motivato e serve essere motivati nel ruolo fondamentale che Koulibaly occupa in mezzo al campo. Può restare in tribuna tutta la stagione certo… ma se vuole tenere il giocatore e avere da lui il 100 per cento bisogna dare al calciatore altri segnali». Tradotto: altri soldi. Tanti altri soldi.
Fonte: Il Mattino