Non deve essere stata una giornata facile per i ragazzi di mister Sarri, anche se di commenti ufficiali su quanto accaduto in questo 23 luglio non ce ne sono stati. E’ il giorno, oltre che del quasi epilogo della dolorosa vicenda Higuain, dell’ ormai solita amichevole in quel di Trento con la squadra cittadina. 4-3-3 e “mosse obbligate” per il tecnico toscano nel reparto offensivo degli azzurri. El Kaddouri, Gabbiadini e Callejon è il trio che compone l’ attacco azzurro. Nei primi minuti è soprattutto la catena di sinistra che si muove con El Kaddouri; il marocchino poi si ridimensiona con l’andar del tempo, e lui, così come l’intero fronte offensivo, risente di un Valdifiori poco autoritario nelle sollecitazioni ai punti di riferimento del reparto avanzato. I primi due gol sono di Gabbiadini (liberato dall’ incubo Pipita), aiutato nel primo caso dal passaggio di un difensore avversario che gli serve la possibilità di liberare il suo sinistro, mentre, sulla seconda marcatura, un pallone colpito di collo sinistro inganna l’estremo difensore trentino. La maggiore qualità azzurra porta i partenopei spesso nell’ area di rigore avversaria, ma le occasioni sprecate sono numerose. Nel secondo tempo gli interpreti cambiano e la manovra di Jorginho più fluida e geometrica, sollecita meglio gli attaccanti e le vie centrali. La terza marcatura viene da un calcio d’angolo battuto da Callejon seguito dall’ imbeccata di Albiol. Buoni gli schemi su corner che quest’anno, almeno in questa fase, risultano più efficaci che in passato. A siglare il poker ci pensa Dumitru che sfrutta la sponda di Roberto Insigne su preciso lancio di Jorginho. (Durante la ripresa Insigne jr aveva preso il posto di Callejon, Dumitru quello di Gabbiadini, e Dezi quello di El Kaddouri).
a cura di Gabriella Calabrese