Cinque nomi tra cui scegliere. Ovvio, è solo l’inizio: Bacca, Icardi, Kalinic, Lacazette e Morata. Il Napoli ora rompe gli indugi: il dopo-Higuain è praticamente iniziato e non è di molto differente dal dopo-Cavani. Anche allora sembrava la fine del mondo, anche allora sembrava che il Napoli si preparasse a una specie di ridimensionamento: e invece, proprio quelle estate, la prima di Benitez, sono state gettate le basi per il Napoli di adesso. Arrivarono, Callejon, Mertens, Albiol, Reina e alla fine, con un colpo a sopresa di De Laurentiis anche Gonzalo Higuain. Il casa azzurra c’è l’amarezza solo di veder partire il giocatore più forte della serie A per andare a rinforzare il nemico pubblico numero uno. Bacca, Icardi e Morata. Non è questo l’ordine di preferenza, ma quello di possibilità di centrare l’obiettivo: perché il Milan, si sa, non alza barricate per il colombiano che non ha preso neppure parte alla tournée americana degli uomini di Montella. Il prezzo è relativamente basso (circa 30 milioni) con l’attaccante che guadagna molto meno di Higuain (circa 3,5 milioni di euro). Il tesoretto che incassa il Napoli è praticamente di 105 milioni di euro: i 94,7 della clausola, oltre gli 11 milioni lordi dell’ingaggio. Insomma, sotto l’aspetto finanziario un tesoretto che consente di guardare con grande ottimismo al mercato. Ieri mattina, fin dalle 10 e per quasi tutta la giornata, De Laurentiis si è chiuso nella stanza dell’hotel Rosatti che funge in questi giorni da suo quartier generale, per sviluppare le strategie di mercato con il suo braccio destro Chiavelli e il ds Giuntoli. Quest’ultimo, proprio due giorni fa, ha sondato in prima persona gli agenti di Bacca, ottenendo una disponibilità totale al trasferimento in azzurro. E l’agenzia immobiliare Proto Group ha fatto sapere di aver ricevuto mandato dagli agenti di Bacca per il fitto di un elegante appartamento a Napoli. Già, ma è l’uomo giusto per scaldare il cuore dei tifosi delusi? No. E De Laurentiis lo sa ma sa che la cosa più importante è l’aspetto tecnico. E a Sarri, Bacca non dispiace.
Fonte: Il Mattino