L’argentino non ha ancora comunicato il suo orario di arrivo, al contrario di Giaccherini, Insigne e Mertens, attesi proprio per lunedì, né tantomeno il piano di viaggio dall’Argentina, ma ormai i segnali che sono stati inviati dall’entourage familiare dall’attaccante al club azzurro sono di
Higuain e family troveranno un De Laurentiis pronto ad accontentarli in tutte la maniere: con un prolungamento del contratto, con l’abbassamento della clausola (55 milioni) e con un ingaggio che renderebbe il Pipita il Paperone della serie A (otto milioni). Basterà a trattenerlo? E a restare con il sorriso? Di certo, secondo molti proprio i tanti interrogativi sul futuro di Higuain hanno spinto il Napoli a spostare più in là il tradizionale incontro estivo tra Sarri e i tifosi in un teatro di Folgarida. Il tecnico continua a rimanere in silenzio in questo ritiro iniziato ormai da 14 giorni. È chiaro che il destino di Higuain si gioca in queste ore. Qui, in ogni caso lo aspettano tutti con ansia tra voci, sospetti, batticuore e pettegolezzi feroci. De Laurentiis è rimasto con la squadra nel quartier generale di Dimaro, preferendo non andare a Milano al sorteggio dei calendari. Di club disposti a pagare la clausola da 94,7 milioni non c’è ancora traccia: la Juve non ha ancora venduto Pogba (Mourinho ieri ha frenato: «Non è detto che venga») e a quel punto le uniche piste sono quelle inglesi ovvero Arsenal o Chelsea. A meno che il Psg non decida ancora una volta di andare all’assalto del fortino azzurro. Fantamercato? Forse. Di sicuro c’è il raggio di sole del ritorno di Higuain. Non è poco, anzi è il primo passo per ricucire lo strappo.
Fonte: Il Mattino