Ma il passaggio chiave è un altro: “Ne parleremo a Dimaro”. Questo vuol dire che per il Napoli il Pipita arriverà in ritiro, per l’esattezza il 25 luglio, ossia lunedì, secondo il calendario delle convocazioni. Ma mentre tutti, anche i più pessimisti, vociferavano che un arrivo di Gonzalo in ritiro sarebbe significata la conferma, con questo scenario si potrebbe ipotizzare un clamoroso addio dell’argentino sancito sulle montagne del ritiro. Qualcosa di difficile da digerire per i tifosi. Come mai questo ritardo? Il motivo dovrebbe essere questo: in questi giorni il Napoli ha provato a contattare Gonzalo Higuaìn telefonicamente. Il Pipita non ha mai risposto. Ha invece richiamato il fratello-agente Nicolas, forse contattando direttamente De Laurentiis. La risposta al procuratore è stata: «Grazie, ma parliamo soltanto col calciatore». A quel punto il Napoli aspetta di parlare con Higuaìn, ma senza nessun contatto non resta che aspettare lunedì e l’arrivo del giocatore in ritiro. Eppure, con questi “chiari di luna”, l’arrivo dell’attaccante in Trentino finisce legittimamente in discussione. Se di addio dovrà trattarsi, è difficile che il Pipita si esponga alla pressione mediatica che a Dimaro è comunque forte, nonostante si tratti di un piccolo centro.
Possibile che il Pipita cerchi di evitare l’arrivo in ritiro. Come? Chiedendo un permesso per far slittare il ritorno in Italia di un paio di giorni a causa del viaggio dall’Argentina, poi eventualmente un certificato medico. L’intenzione potrebbe essere di vedere De Laurentiis a Roma entro i primi di agosto.
Fonte: Il Roma