L’ex difensore del Parma, tra le altre, nonché aspirante allenatore con un’esperienza all’attivo sulla panca della Civitanovese, ha seguito la sessione mattutina guidata da mister Sarri. Ai microfoni de Ilnapolionline ha raccontato le sue impressioni sui metodi di lavoro partenopei e le sue aspettative professionali:
Ha già avuto modo di seguire il lavoro di tecnici come De Zerbi, Bucchi, Di Francesco e Giampaolo. Cosa pensa di Sarri e di questo Napoli?
“E’ la prima volta che vedo un allenamento diretto da Sarri e sono rimasto piacevolmente colpito. Mi hanno impressionato i movimenti della fase offensiva e l’intensità che riesce a dare ai suoi giocatori. Ero molto curioso di vedere se codificava le giocate o lasciava libera interpretazione agli attaccanti. Devo dire che c’è un bel mix di situazioni: le giocate sono codificate ma la bravura dei calciatori fa la differenza. Hanno una capacità di smarcamento davvero stupefacente. Sarri è un grande allenatore, lo ha dimostrato negli anni e lo sta dimostrando a Napoli. Sono contento perché questa squadra merita un allenatore così importante come lui”.
Oggi il mister ha allenato sia fase d’attacco che di difesa. Se dovesse sottolineare l’importanza di un calciatore in questo Napoli, quale sceglierebbe?
“Ho visto la strapotenza fisica di Koulibaly, giocatore migliorato tantissimo, che ha avuto la fortuna di trovare un mister come Sarri capace di farti crescere. Ti fa migliorare ed è una fortuna da non sottovalutare, anche per un calciatore di alto livello come lui. Io, personalmente, nella mia carriera ho incontrato allenatori come Giampaolo e Guidolin che mi hanno fatto fare il salto di qualità. Koulibaly sarebbe stato sempre un buon difensore, ma mai a questi livelli. Ripeto, è una fortuna avere un maestro in panchina. La fase difensiva è pressochè perfetta. Poi sono rimasto molto, ma molto, colpito dal tifo napoletano: sapevo del loro calore, amo Napoli e ci sono stato tante volte. Penso che una partita di cartello al San Paolo, quando faccia gol Higuain, sia da brividi. Forza Napoli, viva il Napoli”.
L’anno scorso alla Civitanovese, i progetti di questa stagione, invece, quali sono?
“L’anno scorso ho iniziato con loro, poi ho smesso dopo 3 mesi. Mi hanno dato questa opportunità, l’ho accettata siccome ho molta passione. E’ andata bene perché abbiamo vinto il campionato, adesso abbiamo interrotto il rapporto in quanto i nostri progetti non collimavano. Ora sono in giro per studiare: sto qui da Sarri, ieri ho visto il Cagliari e domani toccherà alla Sampdoria. Ho parlato con Paolo De Matteis, mio amico nonché team manager quando ero all’Ascoli, tornerò a Napoli per seguire un po’ di più Sarri perché è qualcosa di eccezionale. Sto studiando, giro molto per aggiornarmi e vedere il lavoro di questi bravi allenatori: in futuro ci sarà da prendere una squadra”.
Due mesi negli Stati Uniti per seguire la preparazione atletica delle squadre di football e di soccer.
“Appena ho smesso sono andato a Los Angeles per fare un po’ di esperienza e per imparare l’inglese. Oggi come oggi siamo in tanti ad allenare e pensare di andare all’estero non è sbagliata come idea. Imparare l’inglese è fondamentale se vuoi fare questo lavoro. E’ stata una bella esperienza”.
A cura di Francesca Flavio